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Ue su Italia: “bad bank si può fare, con o senza aiuti Stato”

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ROMA (WSI) – La “bad bank si può fare con o senza aiuti di Stato. Spetta all’Italia scegliere le modalità”. Lo ha detto Margrethe Vestager commissaria europea alla Concorrenza, nel corso di un’audizione alle Commissioni riunite di durante una audizione alle commissioni riunite di Camera e Senato su Attività produttive e Politiche europee.

“Noi facciamo del nostro meglio per dare consigli e informazioni, perché nel momento che viene costituita una bad bank che dovesse dare vantaggi a determinate banche bisognerebbe creare l’esigenza di una ristrutturazione. Si tratta di una scelta che va decisa. Ci sono esperienze diverse in vari Stati. Noi dialoghiamo con le autorità italiane ma sta a loro decidere quale sia la scelta più giusta”.

“Ogni paese deve trovare la propria soluzione ottimale dato che i prestiti incagliati magari non si trovano concentrati tutti nello stesso settore in tutti gli Stati. In Italia c’è stata una crisi profonda e sono molto sparsi, cosa che complica la situazione”. In ogni caso, “vorrei aggiungere che stiamo assistendo a uno sviluppo lento ma sicuro del mercato dei prestiti deteriorati e quindi in qualche maniera si sta ripristinando il mercato del credito”.

Sulla questione degli aiuti di Stato. “Sono molto ottimista per quanto riguarda i cambiamenti proposti dal sottosegretario Gozi per la riorganizzazione degli aiuti di Stato. Si tratta di una prospettiva molto promettente che ci consentirà di avanzare rapidamente in maniera coerente e organica”.

Riguardo alle condizioni di salute dell’economia, la Commissaria ha detto che “in Italia ma anche in altri paesi europei percepiamo incoraggianti segnali di ripresa, le cose vanno meglio ma non basta”.

“Dobbiamo migliorare il nostro potenziale competitivo e dare nuovo slancio all’economia” e a tal proposito, le regole sulla concorrenza possono fare molto”.