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UBS: per il dopo-Ermotti, spunta soluzione interna. Chi sono i candidati

UBS pensa alla successione di Sergio Ermotti, CEO della banca elvetica, che ha ripreso le redini del gruppo, lo scorso aprile, in occasione della fusione con Credit Suisse. In lizza ci sarebbero quattro candidati interni alla banca, secondo quanto reso noto dal Financial Times.

Chi sono i candidati

Stando al quotidiano finanziario, che cita fonti interne, il successore di Ermotti, potrebbe essere annunciato in occasione dell’assemblea generale annuale della banca del 2025, sarà scelto in una rosa di quattro candidati, quando il manager ticinese lascerà l’incarico, cioè presumibilmente fra tre anni.

Secondo il FT l’attuale rosa dei candidati comprende Iqbal Khan, responsabile dell’asset management, e Rob Karofsky, capo dell’investment banking, Beatriz Martin Jimenez, responsabile del comparto Non-Core and Legacy (cioè le attività non in linea con la strategia della banca, di cui UBS vuole disfarsi) e Sabine Keller-Busse, che è la numero uno della componente elvetica dell’istituto.

Ermotti ha recentemente dichiarato che intende rimanere Ceo di UBS almeno sino alla fine del 2026. Contattata dalla testata inglese la banca non ha voluto prendere posizione sul tema.

Ermotti: banchiere più pagato in Europa

Ermotti, il banchieri più pagato in Europa, ha guadagnato 14,4 milioni di franchi nel 2023. Il compenso è calcolato su nove mesi, visto che il ticinese ha assunto l’incarico il 1° aprile per guidare l’integrazione di Credit Suisse. Dell’importo ricevuto da Ermotti, 2,1 milioni costituiscono il salario fisso e 12,3 milioni la parte variabile dello stipendio, secondo il rapporto annuale pubblicato oggi (giovedì). UBS definisce questa parte come “Performance Award” (premio di prestazione).

Benché lontano anni luce dalle cifre dei colleghi americani, lo stipendio di Ermotti viaggia a distanze siderali rispetto a quella dei banchieri italiani. Nel corso del 2023 il ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, ha percepito un compenso, tra competente fissa e azioni pari a 5,7 milioni. Meglio è andata al numero uno di Unicredit, Andrea Orcel, che nel 2023 ha ricevuto un compenso di 9,75 milioni di euro.