Economia

Sergio Ermotti torna al comando di Ubs

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Cambio al vertice per Ubs. Sergio Ermotti torna al comando del colosso bancario elvetico: il suo compito sarà pilotare l’acquisizione di Credit Suisse.

A comunicare la notizia è direttamente il Consiglio di amministrazione di Ubs.

Sergio Ermotti subentra a Ralph Hamers

In un comunicato diffuso dalla banca, si legge che il CdA ha nominato Sergio Ermotti Chief Executive Officer e Presidente del cda del gruppo, con effetto dal 5 aprile 2023.

Il manager aveva lavorato per Ubs in passato, dove aveva trascorso nove anni, nei quali si era impegnato a ripristinare la reputazione della banca, dopo che era stata salvata dal governo svizzero e dalla banca centrale nel corso del 2008.

Ermotti subentra a Ralph Hamers, il quale, benché abbia accettato di dimettersi, continuerà a rimanere al suo fianco nel periodo della transizione.

Chi è Sergio Ermotti, il ritratto

Sergio Ermotti, da giovane, avrebbe voluto fare il calciatore.

Ha, invece, giocato le partite più importanti nel mondo dell’alta finanza. Benché abbia vestito molte maglie, è sempre stato affascinato da quella dell’Ubs.

Il motivo di questo amore, molto probabilmente, è da andare a cercare nel fatto che è stata proprio Ubs a farlo entrare nel mondo dei banchieri più prestigiosi e dei fuoriclasse: quelli che sono in grado di studiare e mettere a punto una strategia, che riescono a convincere i compagni e quindi riuscire a cambiare il corso delle cose. La sua leadership si è espressa nel quotidiano e per molto tempo.

L’esperienza in Ubs

La prima esperienza in Ubs risale al periodo compreso tra il 2011 ed il 2020. In questi anni Ermotti è riuscito a risolvere e ad archiviare lo scandalo del trading in cui l’istituto elvetico era sprofondato, in un periodo in cui, almeno in Europa, stava scoppiando la crisi del debito sovrano.

Sicuramente, comunque, il vero miracolo che è stato in grado di compiere è stato quello di riposizionare Ubs su scala mondiale. È riuscito a valorizzare le specialità dell’istituto, che è riuscito a sopravvivere alle nuove regole della finanza e alla riforma del segreto bancario: il private banking.

Una carriera nel mondo delle banche

Prima di arrivare in Ubs ha effettuato una lunga serie di esperienze, che lo hanno portato alla Banca Cornèr di Lugano, nella quale lavorava anche il padre, per passare poi in Citigroup e, successivamente, in Merrill Lynch, dividendosi tra Londra e la Svizzera.

Nel 2005 era arrivato in Italia, affiancando Alessandro Profumo in UniCredit: in un primo momento era responsabile trading & investment banking e poi della nuova struttura corporate assumendo anche il ruolo di vice amministratore delegato.

Da Unicredit uscirà nell’autunno 2010, rifiutando la direzione generale al corporate, nomina che era stata proposta all’interno di una più vasta ristrutturazione varata da Federico Ghizzoni.

Da Ubs arriva un invito alla calma

La parola d’ordine, per il momento, sembra essere un vero e proprio invito alla calma e alla prudenza.

Nel corso di una conferenza stampa, Ermotti ha spiegato che Ubs non prenderà delle decisioni affrettate sull’integrazione con il Credit Suisse.

Non dobbiamo affrettarci a prendere decisioni di cui potremmo pentirci. Dateci un paio di mesi – ha spiegato Ermotti -. Servirà ricostruire la fiducia e sarà necessario capire che c’è una reazione emotiva. Fa parte della complessità di questo momento.

Dopo il ritorno di Ermotti, Ubs è arrivata a segnare un +2,7% in Borsa.