
NEW YORK (WSI) – “Il mio mandato? Non arriva dai cittadini europei”. Così il commissario del commercio, Cecilia Malmström, ha risposto a un giornalista dell’Indipendent, nel corso di un’intervista durante la quale le si chiedeva come potesse continuare i negoziati sul Transatlantic Trade and Investment Partnership (TTIP) di fronte all’inarrestabile ondata di critiche che l’accordo commerciale sta sollevando in Europa.
Nell’ultimo anno, sono stati circa tre milioni i cittadini europei che hanno firmato la petizione contro l’accordo senza contare i migliaia di incontri e le proteste che si sono tenute in tutti i 28 Stati membri dell’UE, tra cui l’ultima, tenutasi lo scorso fine settimana a Berlino, alla quale hanno partecipato 250.000 persone.
“Se non dai cittadini europei, allora, da chi arriva il mandato di Cecilia Malmström?” si domanda il giornalista, ricordando che “ufficialmente, i commissari europei sono tenuti a rappresentare i governi eletti in Europa. Eppure la Commissione europea sta portando avanti i negoziati TTIP a porte chiuse, senza un adeguato coinvolgimento dei governi europei, dei parlamentari o dei cittadini. Funzionari britannici hanno ammesso di essere stati tenuti all’oscuro durante i colloqui TTIP”.
“In realtà, come ha evidenziato un nuovo rapporto di War on Want, Malmström riceve i suoi ordini direttamente dai lobbisti che pullulano nei dintorni di Bruxelles. La Commissione europea non fa mistero sul fatto la commissaria sia pilotata dalle lobby del settore come BusinessEurope e il Forum Europeo dei Servizi. Non c’è dunque da meravigliarsi che i negoziati TTIP siano impostati per servire gli interessi delle multinazionali, piuttosto che le esigenze dei cittadini” si legge nell’articolo.
Fonte: Independent