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Nuovo colpo di Trump alla guerra commerciale in corso. E questa volta nel mirino del Presidente degli Stati Uniti finisce l’alcol made in Ue, Francia e Italia in testa.
Dal suo social Truth Social, Trump ha dichiarato che intende imporre una tariffa del 200% sugli alcolici provenienti dalle nazioni europee, nell’ultima escalation delle tensioni commerciali globali. Una nuova maxi tariffa targata USA che arriva dopo che l’Unione Europea ha deciso di ripristinare una tassa sulle importazioni di whisky americano.
Secondo l’Eurostat, lo scorso anno le esportazioni di vino dell’UE verso gli Stati Uniti hanno raggiunto un valore di 4,9 miliardi di euro. Si tratta del 29% delle esportazioni complessive di vino dell’UE. Delle esportazioni dell’UE verso gli Stati Uniti, la Francia rappresentava quasi la metà e l’Italia quasi il 40%.
Trump risponde ai contro- dazi dell’Ue
“L’Unione Europea, una delle autorità fiscali e tariffarie più ostili e abusive del mondo, che è stata costituita al solo scopo di trarre vantaggio dagli Stati Uniti, ha appena imposto una brutta tariffa del 50% sul whisky. Se questa tariffa non verrà rimossa immediatamente, gli Stati Uniti applicheranno a breve una tariffa del 200% su tutti i vini, i champagne e i prodotti alcolici provenienti dalla Francia e da altri Paesi rappresentati dall’Unione Europea. Questo sarà un grande vantaggio per le aziende di vino e champagne negli Stati Uniti”, ha dichiarato Trump su Truth Social.
Pochi giorni fa la Commissione europea, l’organo esecutivo dell’UE, ha annunciato di voler reagire ai dazi statunitensi sull’acciaio e sull’alluminio revocando la sospensione dei precedenti prelievi sulle merci statunitensi, tra cui il whisky, e imponendone di nuovi che entreranno in vigore ad aprile. “L’Unione Europea deve agire per proteggere i consumatori e le imprese. Le contromisure che adottiamo oggi sono forti ma proporzionate”, ha dichiarato martedì Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea.
La reazione in Borsa: soffrono i titoli del beverage
Le nuove e ulteriori minacce del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump hanno messo sotto pressione le relazioni commerciali globali, con riflessi inevitabili sui mercati.
Le aziende produttrici di vino e liquori Pernod Ricard, Rémy Cointreau e Davide Campari sono scese di oltre il 3% dopo che Trump ha minacciato sui social media di imporre una tariffa del 200% su vini, champagne e prodotti alcolici provenienti dalla Francia e da altri Paesi dell’Unione Europea.
La guerra commerciale sembra aver colpito anche i titoli alcolici statunitensi. Le azioni di Brown Forman, società madre di Jack Daniels, sono scese di oltre il 7% questa settimana.
Il gigante delle bevande Diageo, proprietario di marchi come Johnnie Walker e Guinness, è sceso dello 0,2%, mentre il conglomerato del lusso LVMH – casa madre di Moët & Chandon e Hennessy – ha perso l’1%.