Economia

Truffa schema Ponzi in Cina, colpiti 200 milioni di investitori

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eIn Cina la società di investimenti online Qbao.com è riuscita a raggiungere 200 milioni di utenti registrati, promettendo di “arricchirsi rapidamente” e assicurando un rendimento dell’80%. Lo riferisce Asia Times, che riporta i particolari di quella che sembra essere la più grande truffa sugli investimenti online mai successa in Cina.

L’azienda, il cui nome completo è Qianbao, “tesoro di denaro”, è arrivata ad avere fino a due milioni di nuovi utenti ogni giorno alla fine del 2017. Fra questi ci sono caduti investitori conosciuti come Baofen. Il fondatore del sito, Zhang Xiaolei, è stato messo in custodia cautelare dalla polizia dopo essersi consegnato alle autorità alla fine di dicembre. È accusato di aver raccolto illegalmente 70 miliardi di yuan, cioè circa 11 miliardi di dollari. I clienti rischiano ora di perdere tutto.

“Questa truffa dimostra che la realtà è che molti cinesi sono ancora a corto di denaro e sono pazzi per i canali di investimento ad alto rendimento”, ha detto Li Chao, analista della società di consulenza di mercato iResearch a Pechino.

La polizia cinese sta invitando gli investitori di Qbao in tutte le regioni a riferire alle autorità locali di pubblica sicurezza e a collaborare alle indagini. Molti investitori ancora non riescono a credere alla truffa e hanno affermato di avere grande fiducia in Zhang Xiaolei.

Non si tratta della prima truffa basata sullo schema Ponzi che avviene in Cina, anche se dalle cifre di cui si parla quella di Qbao sembrerebbe quella che ha coinvolto più denaro e investitori. A febbraio 2016, un importante servizio di prestito online peer-to-peer, Ezubao, è stato accusato di aver truffato più di 900 mila investitori per oltre 50 miliardi di yuan in meno di due anni. L’autore della truffa Ding Ning è stato condannato all’ergastolo.