Economia

Tria: il 110% è una legge truffa

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

La legge che ha istituito il bonus 110% è una truffa e ne autorizza tante altre, che pagheremo in futuro. Un nuovo affondo sul bonus edilizio più discusso e controverso, arriva dall’ex ministro dell’economia Giovanni Tria. L’economista ha parlato del tema in una lunga ed esclusiva intervista realizzata dal nostro direttore Leopoldo Gasbarro, in occasione di un evento con imprenditori e liberi professionisti tenutosi ieri a Termoli, in Molise, evento pensato, progettato, realizzato e organizzato, da Gaetano Venditti Consulente Finanziario di Banca Mediolanum.

Il commento sul bonus 110%

Non usa mezzi termini l’ex ministro Tria per inquadrare il tema Superbonus.

“Quella del bonus edilizio al 110% è stata una legge scellerata, ci sono state delle truffe ma anche la legge stessa io la considero una truffa. Non si può pensare di mettere una legge di spesa in cui non c’è un minimo di interesse contrapposto a mitigare la spesa tra coloro che chiedevano l’aiuto dello Stato e coloro che dovevano poi andare a costruire. É stata una un’operazione veramente scellerata e io sono sempre stato convinto dovesse essere bloccata subito. Il 110% appresenta uno dei problemi che avremo addosso nelle politiche di bilancio degli anni futuri. Il credito d’imposta significa che gli anni dopo avremo meno tasse”.

Il problema demografico

Poi Tria ha allargato il “raggio d’azione”, concentrandosi su un’altra criticità prospettica importante per il nostro Paese, la demografia.

“Questo è un problema per l’Italia e per una serie di Paesi. Ma sull’invecchiamento ovviamente c’è tutto un tema di transizione che è molto lungo. Certo, se si potesse arrivare tranquillamente a un livello di popolazione più basso sarebbe una buona cosa. Però per ridurre la popolazione si passa attraverso l’invecchiamento. Nel mondo, dal 1980 ad oggi, in quarant’anni, siamo passati da 4 a 8 miliardi. Per quanto riguarda però l’Italia il problema è proprio l’invecchiamento, che non ridurrei solo all’idea di chi ci pagherà le pensioni perché mi sembra un po’ riduttivo. Dobbiamo anche considerare che c’è il 30% di disoccupazione giovanile e che il tasso di di occupazione è sempre molto inferiore alla media europea, quindi i margini per avere più occupati e più forza lavoro ci sono. Perché c’è la demografia e la riduzione demografica, ma c’è anche il fatto che noi perdiamo ogni anno giovani e sono in genere quelli più preparati che se ne vanno all’estero. Ecco sono andati all’estero, con un contratto che ha delle agevolazioni fiscali, per rientrare e vedersele cancellate. Insomma si fa fatica anche da questo punto di vista. Dobbiamo dargli anche degli incentivi fiscali per farli ritornare. Perché noi ci affacciamo da una finestra e vediamo un panorama che è difficile vedere da altre parti del mondo. Oggi è uscita la classifica delle città del pianeta in cui si mangia meglio e nelle prime dieci ce ne sono sei italiane, ben 22 nelle prime 50. Noi abbiamo tante peculiarità che non riusciamo a sfruttare, ed è un vero peccato”.

Il commento sul PNRR

Infine, l’ex ministro si è concentrato sul tema del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e sulle difficoltà che stanno venendo a galla anche su quel fronte.

“IL PNRR io a volte l’ho chiamato un piano sovietico senza piano, è una battuta cattiva diciamo. Non sono in grado di giudicare perché è un insieme di tantissimi progetti che non corrispondono in realtà a un grande piano però vanno bene. Non si capisce perché abbiamo voluto subito chiedere l’intero ammontare di risorse a disposizione, cosa che non ha fatto nessun grande Paese. Anche perché si poteva fare anche dopo. Si è voluto sbandierare un po’ questa idea di aver ottenuto tutte queste risorse, non avendo ancora un piano in mano ed era difficile metterlo in piedi in così poco tempo. Bisogna cercare di spendere il più possibile ma bene, in progetti che rendano e che siano veramente utili perché in ogni caso gran parte di queste spese sono debito”.

Il video dell’intervista completa