Debito pubblico pagina 250
‘The bank run’, titola l’Economist. Ovvero la corsa agli sportelli, un argomento tabu’ in Grecia, Spagna e Italia di questi tempi. Non per il giornale pero’. Che in passato ha fatto anche di meglio (VEDI FOTO). Oltre 1 miliardo di euro pare siano stati ritirati dalle casse di Bankia. Tra lunedi’ e venerdi’ i greci hanno riscosso 1,2 miliardi di risparmi in due giorni.
Il broker rimane ancora esposto in maniera eccessiva, ma la somma e’ scesa di un sesto a $2,4 miliardi. L’esposizione netta verso la Francia e’ invece salita a oltre $4 miliardi.
Horour Torfason e’ uno dei maggiori artefici della mobilitazione che ha spinto governo, CdA della banca nazionale e autorita’ finanziarie a dimettersi. Nonostante i media ufficiali fossero controllati dallo stato e dai partiti: GUARDA IL VIDEO
Due degli economisti piu’ brillanti al mondo – Philip Pilkington e Warren Mosler – hanno unito le loro forze per presentare un innovativo strumento finanziario che a loro avviso potrebbe risolvere la crisi del debito sovrano dell’area euro.
Durante la crisi 2008 i potenti lobbisti di Bruxelles hanno impedito la riforma del settore. Ma ora il Parlamento ha convinto alcuni ex colleghi a passare dall’altra parte: Finance Watch chiede di “mettere la finanza al servizio della societa’” e cambiare le agenzie di rating.
Non è stato capace di prevedere la grande crisi. Né di risolverla. Eppure condiziona in modo anti democratico i paesi che tiene per il collo. A iniziare dalla Grecia. E allora, perché tenerci il Fondo?
Effetti negativi dalla crisi del debito. Deterioramento delle condizioni di finanziamento, maggiore regolamentazione e rallentamento economico globale. Nel mirino anche 114 istituzioni finanziarie.
Premier e governatore della banca centrale uniti: la Cina parteciperà alla ripresa dell’Europa. La macchina esportativa continua a soffrire della crisi. Possibile aumento degli investimenti a supporto.
La crescita economica 2012 del “Dragone” potrebbe essere addirittura dimezzata in caso la crisi del debito nell’eurozona dovesse spingere l’economia globale in recessione. Pressione su Pechino per stimoli pro-crescita.
Sono le stime degli economisti della banca, secondo cui la moneta unica e’ destinata a scendere dai livelli attuali. Dietro le ultime previsioni, la convinzione che nel 2012 l’Europa continuerà a fare i conti con il rischio di una recessione. Come agira’ la Bce?