Borsa USA pagina 2
Trimestrale oltre la attese per la star indiscussa dell’Intelligenza artificiale. Dopo i conti, le azioni sono balzate del 6% nell’After Hours, superando per la prima volta quota 1.000 dollari per azione. Oltre ad diffondere il bilancio, Nvidia ha annunciato un aumento del dividendo del 150% e un frazionamento azionario 10 a 1 per rendere i titoli “più accessibili ai dipendenti e agli investitori”.
Era già successo nel 2021. Ora la storia si ripete. Protagonista è sempre GameStop: ieri, il titolo è salito del 61,74%, dopo aver guadagnato lunedì il 74,5%. Le ragioni del rally e le prospettive future
Mentre cresce l’attesa sui dati dell’inflazione Usa, in calendario domani, uno studio di Sevens Report Research lancia l’allarme sul rischio deflazione per l’economia americana e sui possibili effetti sul mercato azionario
La politica meno espansiva del previsto della Fed non toglie appeal all’azionario statunitense, che ha finora mostrato notevole resilienza. Ne sono convinti i Chief Investment Officer di Franklin Templeton Institute, che vedono l’S&P 500 sostanzialmente stabile quest’anno, anche se non escludono una volatilità intermittente. In base all’ultimo sondaggio, il 41% degli intervistati si aspetta che a Wall Street l’indice S&P 500 concluda l’anno compreso in un intervallo tra 5.200 e 5.400. Nonostante le aspettative modeste sui rendimenti futuri, il 71% degli intervistati ha indicato che il mercato azionario statunitense offrirà i rendimenti migliori per classe di asset nella seconda parte del 2024.
Le stime degli esperti sullo S&P 500 e sulle decisioni di politica monetaria della FED
Nell’anno in cui si vota negli States l’indice guida di Wall Street registra una performance media del 7%
Nvidia registra un altro trimestre da record e fornisce aspettative solide fino al 2025, grazie alla domanda di AI. Titolo a +14%
Nell’ultimo trimestre del 2023, i ricavi hanno superato 2 miliardi di dollari (+265%). Riviste al rialzo le stime del trimestre in corso
Non si arresta il rally della Borsa Usa con lo S&P 500 che viaggia a un soffio dalla soglia psicologica dei 5 mila punti, massimo storico di sempre, raggiunto ieri durante le contrattazioni, ma poi perso nel finale (in chiusura l’indice ha segnato 4.997 punti). L’indice continua a beneficiare di una stagione delle trimestrali finora molto positiva, che sta mettendo in secondo piano il probabile rinvio dei tagli ai tassi d’interesse da parte della Federal Reserve.
L’indice beneficia della stagione degli utili finora molto positiva, che mette in secondo piano il probabile rinvio dei tagli ai tassi da parte della FED