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Tonfo Twitter, -17%. Scoppio bolla?

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NEW YORK (WSI) – Twitter non convince gli investitori e nella sua prima trimestrale da quando si è quotato lo scorso novembre fa un tonfo in borsa con il titolo che nell’after-hours è arrivato a cedere oltre il 17%.

A non convincere – nonostante i ricavi più che raddoppiati e una perdita migliore delle stime anche se in crescita – è il rallentamento dell’aumento degli utenti.

Nel periodo che va dall’ottobre al dicembre del 2013 il sito di microblogging ha segnato una perdita da 511,5 milioni di dollari contro gli 8,7 milioni dello stesso periodo del 2012. In termini di utile per azione, il rosso è passato a 1,41 dollari da quello da sette centesimi. A pesare sono stati i costi in aumento – che cresceranno visto che ha in programma investimenti su personale e prodotti – e una spesa legata a compensi in azioni per 521 milioni (voce che per l’intero 2014 sarà di 600-650 milioni di dollari).

Sul fronte dei ricavi il social media ha invece toccato quota 242,7 milioni, dai 112,2 milioni dell’anno prima: meglio dei 218 milioni attesi dagli analisti.

Ma il vero problema sono gli utenti: nel trimestre gli user mensili attivi sono stati 241 milioni, solo 9 milioni in più dei tre mesi prima. Il merito- come successo la scorsa settimana con Facebook – va agli utenti che usano Twitter su smartphone e tablet da cui sono stati generati circa il 75% degli introiti da pubblicità, il 70% in più del trimestre prima.

Il tasso di crescita del 3,8% è inferiore al +6,4% visto nel periodo luglio-agosto e alle previsioni degli analisti, preoccupati di quello che è risultato il quarto trimestre consecutivo in rallentamento. Su base annuale il dato è cresciuto del 30%.

Per quanto riguarda l’outlook, per l’intero 2014 Twitter stima ricavi compresi tra 1,15-1,2 miliardi di dollari, in linea con quota 1,14 miliardi attesi dal mercato. Nel solo primo trimestre sono visti tra i 230 e i 240 milioni, meglio dei 215 milioni del consensus. In attesa dei conti, arrivati a mercati chiusi, il titolo ha ceduto lo 0,53% a 65,97 dollari. Nell’after-hours è arrivato a cedere fino al 17,7%. (TMNEWS)