Economia

Tesla: titolo va così male in Borsa che è diventato conveniente comprarlo

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Ieri il titolo Tesla ha chiuso la sua  miglior seduta dell’anno, in rialzo dell’8%, aggiungendo più di 2 miliardi di dollari al suo market cap, che ora è a quota 34,2 miliardi di dollari. Ma nonostante i fasti di ieri, il titolo della casa automobilistica californiana guidata da Elon Musk registra il peggior risultato del 2019 sul Nasdaq 100 Index, in calo del 42% sull’intero anno.

L’azienda ha dovuto affrontare numerose preoccupazioni dalle spese da affrontare alla domanda di veicoli e ai dazi che si ripercuotono inevitabilmente sulla performance a Wall Street.  Le azioni di Tesla sono diminuite in particolare quando l’azienda ha avviato una massiccia riduzione dei costi e gli analisti hanno messo in discussione la domanda dei suoi veicoli e il suo futuro in Cina. Rovescio della medaglia, a Wall Street il titolo Tesla è arrivato ad un punto talmente basso che è ora conveniente acquistarlo come afferma alla Cnbc l’analista tecnico di Cornerstone Macro Carter Worth.

Tesla ha un importo così basso che in realtà andando così male, è un buon acquisto”.

Poco tempo fa la casa automobilistica di Palo Alto si era mossa per rafforzare la propria posizione patrimoniale, immettendo sul mercato di azioni e obbligazioni per 2,7 miliardi di dollari (circa 2,4 miliardi di euro), un’operazione necessaria per ridare respiro al bilancio dell’azienda. Nel mirino le difficoltà produttive della nuova Model 3 e un generale calo delle vendite causato da problemi con le spedizioni dirette alla Cina e all’Europa e dagli incentivi fiscali non più operativi negli Stati Uniti. In una mail inviata ai dipendenti poco tempo fa, Elon Musk non ha nascosto la testa nella sabbia e ha ammesso che la società ha bisogno di sistemare i conti aumentando i controlli su tutte le spese. Ma oltre ai problemi finanziari, Tesla deve affrontare sfide diverse compreso l’impatto delle tariffe volute da Trump in Cina. Il mese scorso Gene Munster, cofondatore di Loup Ventures, ha stimato che le consegne in Cina scenderanno da 70.000 a 40.000 veicoli.