Economia

Tesla: consegne record non diradano nubi sul gruppo

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Tesla resta sotto i riflettori degli analisti che, a dispetto del record di consegne del secondo trimestre, mostrano cautela sul futuro del gruppo californiano di auto elettriche alle prese con obiettivi di consegna che sembrano difficili raggiungere.

Per centrare l’obiettivo di consegne annue pari a 360mila-400mila vetture, Tesla deve accelerare significativamente il passo delle vendite nella seconda metà dell’anno. Obiettivo, che appare tutt’altro che semplice alla luce del calo di consegne dei suoi veicoli più redditizi e ad alti margini, l’auto Model S e il Suv Model X, che hanno registrato tra aprile e giugno 17.650 unità consegnate, in calo rispetto alle 25.161 unità di fine 2018, quando Tesla mise a segno un piccolo profitto. Inoltre, i dubbi sulla tenuta della domanda restano.

Per Credit Suisse, potrebbe essere difficile mettere a segno consegne per oltre 200mila vetture tra luglio e dicembre. Stando agli analisti svizzeri, l’attenzione degli investitori ora si sposterà sui margini e sul flusso di cassa.

Una view improntata alla prudenza è stata espressa anche dagli esperti di Ubs, che si aspettano margini sotto pressione e per questo restano cauti sui conti trimestrali che verranno diffusi il 7 agosto prossimo. Anche Nomura ha i fari puntati sul bilancio del secondo trimestre, quando l’azienda potrebbe mostrare un flusso di cassa positivo.

Per Bernstein c’è una piccola possibilità che Tesla metta a segno un profitto su base pro forma. Needham, tuttavia, dubita che Tesla riesca a restare redditizia e a mostrare buoni margini, specialmente se le vendite di Model S e Model X caleranno e se la i prezzi di Model 3 caleranno. Da inizio anno il titolo Tesla ha ceduto il 32,5%.