Economia

Terziario Eurozona, frenata inattesa in Germania e Italia

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ROMA (WSI) – Il settore dei servizi ha subito un rallentamento inatteso dell’espansione delle attività nella prima e terza economia dell’area euro a gennaio, mentre è ritorno a crescere in Francia, la seconda potenza economica del blocco a 19.

L’indice PMI tedesco fornito da Markit si è attestato a 55 punti il mese scorso, in calo dai 56 di dicembre e peggio della lettura preliminare di 55,4. I dati appena citati hanno sorpreso in negativo il mercato, ma nel complesso l’Eurozona ha rispettato le attese.

L’economista di Markit Oliver Kolodseike ha osservato a Reuters che il rallentamento delle aziende tedesche del terziario non deve preoccupare:

“I gruppi del terziario in Germania sono rimasti in modalità di espansione all’inizio del 2016. Sebbene la produzione è cresciuta al ritmo più basso degli ultimi tre mesi, il tasso sottostante di crescita nel complesso si può ritenere buono. È stato aiutato da un ulteriore incremento del numero di nuove attività”.

L’indice Pmi composito tedesco – che tiene conto anche del settore manifatturiero – si è attestato a 54,5 punti a gennaio, in linea con le attese e sostanzialmente anche con le cifre di dicembre (55,5).

In Italia il discorso è simile: l’attività ha continuato la sua fase di espansione – è l’undicesimo mese di fila di crescita – ma ha rallentato il passo rispetto al mese precedente.

Indici PMI terziario in Italia e Spagna messi a confronto
(Immagine: Capital Economics) Indici PMI del settore terziario in Italia e Spagna messi a confronto.

 

Il settore dei servizi in Francia, dal canto suo, è tornato a crescere in gennaio, ma mostra ancora gli effetti debilitanti degli attentati di Parigi del 13 novembre.

L’aumento dell’indice Pmi dei servizi ha permesso di portare il settore in una fase di espansione dell’attività, sopra i 50 punti. Il risultato nello specifico è stato di 50,3 punti, in miglioramento dai 49,8 di dicembre, ma peggio della lettura preliminare che era stata pari a quota 50,6.

Gli incrementi sono da interpretare in chiave positiva, perché appunto indicano che l’attività è tornata a crescere interrompendo una preoccupante fase di contrazione. Complice la paura per un eventuali nuovi attentati terroristici, il settore di alberghi e ristoranti ha invece continuato a riportare una debolezza notevole.

Nel complesso i Pmi di servizi e quelli compositi hanno rispettato le previsioni nell’area euro. Il dato finale relativo al terziario è stato di 53,6 in gennaio in perfetta sintonia con le stime e anche con i numeri di dicembre. L’indice composito si è invece portato a 53,6 punti, lo 0,1 sopra sia le attese e sia il computo del mese antecedente.