Società

Telecom Italia: verso golden share “soft” del governo, titolo sale

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Titolo Telecom Italia osservato speciale a piazza Affari, nel giorno in cui il Governo dovrebbe decidere se avviare l’iter per l’esercizio del golden power. A metà seduta il titolo continua a muoversi in territorio positivo, guadagnando lo 0,63% circa.

Il gruppo di coordinamento, che affianca Palazzo Chigi​ ​dovrà dunque decidere se la posizione di Vivendi nel gruppo telefonico (al 23,9%) sia tale da fare scattare i poteri speciali del Governo, sugli asset di interesse strategico per la sicurezza nazionale.

“Le indiscrezioni di queste settimane e le dichiarazioni del ministro Calenda di ieri a Torino – scrivono a questo proposito gli analisti di Equita sim, che hanno confermato sul titolo Telecom il rating buy con un target price di 1,26 euro – lasciano pensare che il governo deciderà di avviare il procedimento per verificare i rischi del passaggio di controllo sulla sicurezza delle infrastrutture strategiche di Telecom

Secondo il broker,

“resta da verificare quali rimedi verranno richiesti a Vivendi e a Telecom Italia per eliminare i possibili rischi individuati: questo procedimento potrebbe portare a individuare rimedi sulla governance del gruppo o delle partecipate, in​ ​particolare in queste settimane si è parlato principalmente di Sparkle”.

In ogni caso, per Equita, il Governo non intende forzare una separazione proprietaria della rete (ipotesi che trova l’opposizione di Telecom Italia) e forse neppure di Sparkle.

” A maggior ragione, ci sembra improbabile un intervento su Inwit, che controlla asset simili a quelli posseduti da Vodafone e 3Wind su cui il governo non ha mai sollevato obiezioni al momento del passaggio di controllo”.

Intanto gli ex vertici del gruppo, in una lettera pubblicata Corriere della Sera chiedono al governo e ai vertici di Telecom:

“l’ingresso della Cdp nel capitale di Tim. Sarebbe il miglior suggello ad un recupero di ruolo e di attiva collaborazione e consentirebbe di accelerare lo sviluppo della Società in coerenza con la politica industriale del Paese”.