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Dow Jones -0.44%, Nasdaq -0.79%; ribassi medi del 2% nelle ultime cinque sedute. Delusione dai dati macro. Tensioni Iran-Occidente. Nell’hi-tech tonfo di Research In Motion. Stabili greggio ed euro.
Indici in rosso. Dati macro contrastanti e il mercato ne risente. La “fiducia” e’ piu’ alta del previsto ma non la domanda di beni durevoli e la vendita di case. Pesanti Alcoa, Amex e GE. Greggio su per le tensioni con l’Iran.
Zavorra dai brutti dati macro e tensioni geopolitiche sul nucleare tra Teheran e Usa, UK e Francia (niente Italia). L’outlook debole di RIMM infligge un duro colpo all’ hi-tech. Sell su materie prime.
La domanda di beni durevoli e’ inaspettatamente calata. Ora focus su fiducia dei consumatori e case nuove. Pesa l’intensificarsi delle tensioni geopolitiche tra Iran e Paesi occidentali. Petrolio scivola di nuovo. In settimana l’S&P ha perso l’1.6%.
Il CNR prevede il «peak oil», momento di massima produzione di greggio oltre il quale inizia una inesorabile discesa, per il 2030. Per Aspo Italia si parla invece gia’ di 2010. «La crescita infinita non è sostenibilie, dovremo abituarci ad una nuova era».
Delude l’aggiornamento sul comparto del lavoro. Il greggio recupera e si porta sulla parita’. In calo la societa’ di chip AMD.
Le continuate operazioni sul programma nuclerare dell’Iran spingono il prezzo del greggio ad un soffio dai $61 al barile.