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Scampati i due principali fattori di rischio – guerra commerciale e Fed più aggressiva – i mercati si concentrano sulle trimestrali molto buone e hanno ancora spazio per correre sul breve.
Come performance di mercato si rileva discrepanza storica notevole tra la performance media degli Stati Uniti e quella del resto del mondo negli ultimi 30 anni.
Secondo un esperto del mercato, ci sono troppe variabili macro e geopolitiche che rischiano di far scattare le vendite.
Mercati hanno raggiunto il loro “nirvana”, la liberazione dal dolore. Sembrano immuni da qualsiasi turbamento, sia di matrice politica che economica. Durerà?
Gli analisti consigliano di “ridimensionare le aspettative nei prossimi mesi”, ma non di vendere ciecamente. Ritorni da investimento bassi, ma non negativi.
Leggi tutte le previsioni di mercato: possibile peggioramento del quadro macro Usa e spostamento del focus sul tema del tetto del debito. Prese di profitto sui titoli azionari e spread italiano sotto i 350 punti base.
Vendendo qualcosa adesso ci sono buone possibilità di riuscire a ricomprarlo di qui all’estate un 5 per cento più in basso. Ogni bravo rialzista dovrebbe augurarsi una discesa in tempi brevi. Altrimenti il rischio…L’opinione di Alessandro Fugnoli (Kairos).