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Strategia: chiudere qualsiasi esposizione esistente verso il reddito fisso al 30 aprile e reinvestire il 1° novembre. Ecco l’analisi.
Indicazioni poco confortanti dall’ultima asta dei trentennali. Possibile che i tassi abbiano toccato il fondo.
Meglio l’azionariato o l’obbligazionario? Quali sono i mercati con maggiore potenziale e meno rischi? Nella nota ai clienti di una grande banca d’affari, i suggerimenti per incrementare i rendimenti in un mese dalla brutta fama.
Balzo dei prezzi nel giorno del bis del presidente, che vuole formare governo in 48 ore. Rendimenti a 2 anni ai minimi di 1,267%. In calo anche tassi sul decennale. Spread sotto 285. Fitch: serve governo con mandato preciso, riforma elettorale. In quel caso, promozione rating.
Tassi giu’. L’obbligazionario beneficia del succcesso dell’offerta dei bond Italia (17 miliardi in due giorni). Il rialzo del Bund – corroborato da un buon esito dell’asta sui decennali – fa sì che lo spread rimanga in area 300 punti dopo essere sceso ai minimi post elezioni. “Ampia” partecipazione di clienti retail, con un ruolo significativo delle gestioni patrimoniali e del private banking.
Sono alcune delle stime contenute nel report mensile di una nota banca italiana. Dal mercato azionario alle materie prime, passando per le valute, ecco cosa aspettarsi da qui al prossimo mese.
Nonostante i recenti record, gli analisti di una nota societĂ di risparmio gestito elencano le ragioni principali per cui non conviene aumentare l’esposizione negli investimenti a reddito fisso.
Accumulare azioni, evitare titoli del Tesoro a lunga scadenza. La strategia del piĂą famoso investitore di Wall Street spiazza molti analisti che temono un’inversione al ribasso della Borsa. Leggi intervista.
Così scrivono in un report gli analisti di una nota banca d’affari internazionale, in cui suggeriscono le classi di beni su cui investire senza paura nelle prossime settimane.
Tutte le principali istituzioni mondiali, dall’Fmi alla Bce per arrivare alla Bundesbank parlano di ripresa, e allo stesso tempo tagliano le stime. Mercati in rialzo: ma si è imparata o no la lezione degli ultimi anni? L’opinione di Alessandro Fugnoli, Kairos