Telecom Italia, Vivendi depone le armi: armistizio con Elliott
Colpo di scena: Vivendi rinuncia a dare battaglia al fondo attivista Usa per la governance di Telecom Italia. I cinque membri designati da Elliott restano.
Colpo di scena: Vivendi rinuncia a dare battaglia al fondo attivista Usa per la governance di Telecom Italia. I cinque membri designati da Elliott restano.
Un filing inviato sabato scorso alla Sec americana, rende noto che Cassa Depositi e Prestiti è salita all’8,7% del capitale di Tim.
In vista dell'assemblea del 29 marzo Vivendi diffonde un white paper dal titolo “Restituire Valore a Telecom Italia” contro Elliott.
Cassa Depositi e prestiti aumenta la sua quota in TIM, puntando così a salire dal 5% attuale fino al 10% nell'arco di circa un anno.
Il gruppo di Tlc italiano sconta una serie di notizie poco rassicuranti, dal profit warning della scorsa settimana alla bocciatura di ieri dell'Agcom.
Ennesima resa dei conti tra gli azionisti Elliott e Vivendi in assemblea dove si è discusso dell’operato dell’ex AD sfiduciato Amos Genish, sostituito da Luigi Gubitosi (foto).
A maggio Elliott è stato il protagonista del ribaltone in Tim che ha spodestato il gruppo Vivendi di Vincent Bollorè e ha portato così a termine, per il momento, la campagna d'Italia.
Il gruppo francese, azionista di Tim con una quota del 23,943% ha diritto di chiedere al cda di Tim la convocazione di un'assemblea in quanto titolare di una quota di capitale superiore al 5%.
La nuova governance di Tim sta fallendo: lo scrive nero su bianco Vivendi.
Il fondo americano Elliott sarebbe interessato a Mediobanca e Generali: titoli corrono in borsa.