Economia

Syriza ritrae Schaeuble nazista. Tsipras: “Non siamo pariah Europa”

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ROMA (WSI) – Continua il botta e risposta tra Grecia e Germania. All’indomani dell’ennesimo fallimento della riunione dell’Eurogruppo, volta a risolvere il caso del debito greco, il ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble, che ieri aveva definito il governo di Atene “irresponsabile”, torna a parlare.

La parola ultimatum non viene proferita esplicitamente, ma non ci vuole molto per capire che Berlino non è disposta a concedere molto del suo tempo al paese. “E’ necessario che l’estensione programma (di bailout) venga sostenuta entro il 27 febbraio”. Dunque, 10 giorni di tempo.

In realtà, un ultimatum alla Grecia era arrivato già lo scorso 6 febbraio, quando il presidente dell’Eurogruppo Dijsselbloeum disse esplicitamente che la Grecia avrebbe dovuto chiedere l’estensione del piano di bailout almeno entro il 16 febbraio.

L’avvertimento è stato praticamente ignorato. Oggi, Schaeuble ripete che “la situazione non sta migliorando” e che “la Grecia deve decidere se vuole o meno il programma (di aiuti, con tutte le richieste di austerity incluse)”. Ed esplode il caso della vignetta, che è stata pubblicata sul giornale vicino a Syriza, e in cui Schaeuble è vestito come un nazista.

Il premier greco Alexis Tsipras ammette che il ministro tedesco “ha perso le staffe” e ha sottolineato che la vignetta è stata “infelice”.

Ma Tsipras ribadisce anche le sue idee: “La democrazia della Grecia non può essere minacciata”; il “governo greco non ha fretta e non scenderà a compromessi”, così come non ci sarà alcun dietrofront rispetto alle promesse fatte ai cittadini.

Certo, Tsipras riconosce che il paese ellenico “non ha superato i suoi problemi finanziari”, ma ora la “Grecia è orgogliosa” e sa di non “poter essere trattata come una colonia o come i pariah dell’Europa”.

Di conseguenza, Atene “riuscirà a uscire dalla trappola del debito”.

Secondo le ultime voci che circolano la Grecia è persino pronta a lasciare i colloqui se estensione prestito è legata a vecchio programma e il premier ha fatto sapere che in tal caso indirà nuove elezioni.

(Lna-DaC)