ROMA (WSI) – Anche la Svizzera taglia le previsioni di crescita per quest’anno e il prossimo a causa del rallentamento dell’economia dell’area euro, principale mercato dell’export elvetico. Il governo ha ridotto le stime per il 2014 dal 2 all’1,8% e per il 2015 dal 2,6 al 2,4%. Il segretariato di stato per l’economia di Berna cita “la continua fragilità del quadro globale e in particolare la mancata ripresa dell’area euro” dove anche la Germania mostra “crescenti segni di debolezza”. (ANSA)
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La Segreteria di Stato all’economia (SECO) rivede leggermente al ribasso le previsioni congiunturali. La crescita del prodotto interno lordo (PIL) sarà dell’1,8%, invece che del 2,0% come annunciato in giugno, e del 2,4% l’anno prossimo invece del 2,6%, precisa un comunicato.
La ripresa mondiale rimane fragile e non è previsto nessun solido miglioramento. Gli esperti puntano l’indice contro la zona euro e i problemi geopolitici, come la crisi ucraina e le tensioni in Medio oriente.
L’economia svizzera ha perduto slancio in primavera, ma si tratta di una “pausa” e dovrebbe riprendere vigore progressivamente, secondo la SECO. Per quanto riguarda l’impiego, visto il rallentamento congiunturale, si registrerà un calo della disoccupazione solo l’anno prossimo.