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Svizzera, avanza destra populista. Trionfa Le Pen elvetica

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ROMA (WSI) – Avanza in Svizzera la destra populista, antieuropea e anti-immigrati grazie al trionfo alle ultime elezioni per il rinnovo del parlamento, della Le Pen elvetica, Magdalena Martullo-Blocher, la figlia di Cristoph Blocher, leader storico dell’Udc (Unione di Centro), il partito vincitore.

Le ultime proiezioni parlano del 28 per cento dei consensi raccolti dalla destra che segna un +1,4 punti rispetto al 2011, il partito socialista scende leggermente, al 18,6% (-0,1), il partito liberal radicale sale al 16,4% (+1,3), mentre si attesta al 12,6% (+0,3) il partito democristiano, i verdi scendono al 7,8% (-0,6), i verdi liberali al 4,7% (-0,7) e il partito borghese democratico al 4,6% (-0,8).

Il Governo svizzero è composto da 7 ministri eletti dal parlamento, ossia dalla Camera e Senato dei cantoni e si terranno il 9 dicembre prossimo le nuove elezioni. Allo stato attuale vi sono due ministri liberal-radicali, due socialisti, un democristiano, un Udc e un borghese democratico.

Grazie al risultato delle ultime elezioni, l’Udc antieuropeista e anti-immigrati potrebbe avere due ministri presenti nella compagine di Governo, rafforzando così il suo peso politico anche fuori dai confini elvetici, Italia compresa.

Ricordiamo che attualmente il nostro paese ha ancora in sospeso con la Svizzera i negoziati fiscali conclusi solo su una parte, cioè su alcune black list in collegamento con la voluntary disclosure per l’emersione di capitali italiani non dichiarati.

A dominare la campagna elettorale l’emergenza immigrati, dopo la vittoria dell’Unione di Centro a febbraio dell’anno scorso del referendum che ha vietato la libera circolazione con l’Ue, rimettendo in discussione tutti gli accordi bilaterali tra la Svizzera e Bruxelles riguardanti scambi commerciali, trasporti e i controlli comuni alle frontiere. E se il Governo di Berna ha tempo fino a febbraio 2017 per trovare un accodo con Bruxellese per la libera circolazione , dall’altra parte l’Unione Europea non intende scendere a compromessi. (Aca)