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Stellantis fa il pieno di buy, nonostante un inizio d’anno in frenata

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Stellantis fa il pieno di buy, nonostante un inizio d’anno in frenata

Il 2021 è partito a marce ridotte per Stellantis come del resto tutto il mercato dell’auto. Ma il futuro del titolo Stellantis, gruppo nato dalla fusione tra Fiat Chrysler Automobiles e Groupe Peugeot (Psa), sembra destinato a fare scintille.

Stellantis, il giudizio degli analisti

Gli analisti di Mediobanca Securities (advisor nella fusione tra Fca e Psa) da pochi giorni hanno ripreso la copertura del titolo con un rating outperform e un target price basato sulla somma delle parti di 19,6 euro, valore che implica un potenziale di rialzo del 50% rispetto all’attuale prezzo di mercato.

Gli esperti di Mediobanca, che considerano Stellantis una storia di ristrutturazione interessante, guidata da un top management di successo scambiata a valutazioni poco impegnative, vedono diversi fattori catalizzatori che potrebbero innescare una rivalutazione  del titolo.

A partire dallo spin-off di Faurecia/Comau, nonché la potenziale distribuzione di un dividendo speciale di 1 miliardo di euro. Tutti catalizzatori in grado di innescare una rivalutazione di Stellantis nel breve periodo, grazie a una riduzione cumulata della capitalizzazione di mercato del 9%.

Intanto, in vista della presentazione dei conti, in calendario giovedì 4 febbraio,  oggi a Milano il titolo Stellantis brilla (+3,4% in mattinata a 13 euro ), dopo che Goldman Sachs ha avviato la copertura con un buy, nonostante i dati sulle immatricolazioni di gennaio, resi noti a mercati chiusi ieri, che si siano rivelati deboli e sotto la media del mercato.

Parte male il 2021 per il comparto auto

Il gruppo Stellantis nel mese di gennaio 2021 ha registrato in Italia una flessione delle immatricolazioni auto del 21,7% a 52.542 unità, contro le 67.122 unità dello stesso mese del 2020. Nel dettaglio, i marchi Fca hanno registrato complessivamente un calo del 23% a 30.660 unità (39.910 nel gennaio 2020) e quelli di Psa del 19,6% a 21.882 unità (27.212 lo scorso anno). La quota di mercato è del 39,2%.

Nello stesso mese, nel nostro Paese sono state immatricolate complessivamente 134.001 unità, in calo del 14% rispetto allo stesso mese del 2020, quando le immatricolazioni sono state 155.867.
A dicembre 2020 il mercato aveva segnato un -14,95% a 119.454 unità, chiudendo l’intero 2020 con una flessione del 27,93% a 1,381 milioni di auto, risentendo delle chiusure e delle limitazioni per far fronte all’emergenza Covid-19.