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Stati Uniti: creati 200.000 nuovi posti di lavoro, disoccupazione all’8,5%

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New York – I dati sul mercato del lavoro Usa sorprendono in positivo. Nel mese di dicembre creati nuovi 200.000 posti lavoro, ben oltre le attese di 150.000. Il tasso di disoccupazione scende dunque all’8,5%, il livello più basso da quasi tre anni, per la precisione dal febbraio 2009.

Rivisti in negativo invece i dati di novembre, con i nuovi occupati che passano da 120.000 a 100.000, e con la disoccupazione che viene così portata dall’8,6% all’8,7%.

Il 2011 si rivela così essere il migliore anno dal 2006 per i lavoratori americani. Sono infatti 1,64 milioni gli assunti, rispetto a 940.000 nel 2010. Tuttavia, non si è fatto ancora abbastanza per recuperare della perdita di 8,75 milioni di posti come risultato della recessione conclusasi nel giugno 2009.

Il tasso di disoccupazione è stato dunque in media dell’8,9% nel 2011, in calo rispetto al 9,6% e al 9,3% dei due anni precedenti.

La partecipazione alla forza lavoro degli americani e’ stata pari al 64%, come a novembre, in ribasso dal 64,2% del mese di ottobre.

I salari per ora sono aumentati dello 0,2%, a $23,24. Le ore medie lavorative sono cresciute a quota 34,4,.

“Sembra davvero che l’economia Usa stia cominciando a cambiare marcia, con il mercato del lavoro in ripresa”, ha commentato a Bloomberg Joel Naroff, presidente di Naroff Economic Advisors Inc. “Avevamo iniziato il 2011 con buoni dati sul lavoro, e questo sembra essere anche l’avvio del 2012”.

I dati in giornata assumono un’importanza strategica per la ripresa Usa, con il miglioramento della situazione delle famiglie che dovrebbe stimolare le spese al consumo, che contano per circa il 70% della maggiore economia mondiale.

A seguito della pubblicazione dei dati i Futures sui principali indici Usa hanno accelerato al rialzo, con i contratti sullo Standard & Poor’s 500 con scadenza a marzo su dello 0,5% a 1.278,9. In rialzo i rendimenti dei Treasury, oltre il 2% si riportano sul 2,02%.