Economia

Servizi finanziari: il 2022 tra sfide e opportunità, per le banche “il momento è decisivo”

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Il mondo FinTech e InsurTech italiano è un ecosistema in fermento e si prepara a spiccare il volo. Una tendenza messa in luce dal recente Osservatorio Fintech & Insurtech della School of Management del Politecnico di Milano che snocciola qualche dato sull’evoluzione del settore che è in costante crescita. In particolare, sono 564 le realtà (il 53% startup, il 24% Pmi innovative, il 21% scaleup, il restante 2% corporate) capaci di raccogliere complessivamente 2 miliardi di euro. “L’innovazione digitale è diventata una necessità e un’opportunità per tutti gli attori del settore finanziario e assicurativo e il digitale ha permesso di dare vita a nuove relazioni in un ecosistema in fermento – afferma Marco Giorgino, responsabile scientifico dell’Osservatorio Fintech & Insurtech -. Nel Fintech e Insurtech si assiste sempre più alla volontà di collaborazione, più che di competizione, tra attori che traggono sinergie dalle proprie differenze in termini di accesso alla tecnologia, di base clienti, e di nuove modalità distributive”.

Il 2022 dei servizi finanziari, secondo Deloitte. Se questi sono i contorni del FinTech e InsurTech di un 2021 per che sta per andare in archivio, quali sono le prospettive per l’industria dei servizi finanziari nel 2022? Deloitte ha individuato alcune tendenze per il 2022 nell’ambito Financial Service, soffermandosi su alcune aree in particolare come quella bancaria. “Entriamo in una nuova fase di ripresa e con le organizzazioni dei servizi finanziari operano in un mondo in cambiamento che possono aiutare a definire – segnalano gli esperti. “Dal settore bancario e assicurativo ai mercati finanziari, dall’investment management al settore immobiliare, le società di servizi finanziari affronteranno nel 2022 un’opportunità unica per plasmare il loro futuro e quello dell’intero settore”.

Secondo le stime del Center for Financial Services di Deloitte, restano le preoccupazioni di breve termine ma ci sono anche opportunità di lungo termine. In tutti i settori, le organizzazioni finanziarie potrebbero, infatti, superare le sfide e raggiungere nuovi traguardi dando priorità alla trasformazione digitale e alle iniziative ESG, investendo nei talenti (ripensando all’organizzazione del luogo di lavoro) e cercando nuovi modi per innovare e aumentare l’efficienza. I leader finanziari sono ora chiamati ad andare oltre alle tradizionali metriche per sviluppare strategie che soddisfino le esigenze aziendali, mettendo l’obiettivo e la fiducia in cima all’agenda.

Le banche al bivio. Per il settore bancario il momento è ora decisivo. “La pandemia è stata una sfida che ha di fatto messo alla prova la resilienza delle banche in modi imprevisti, mettendole quasi in ginocchio. Eppure, sembra che ora gli istituti stiano emergendo più forti”, spiegano gli esperti Deloitte che pongono un quesito: “Ma come possono le banche incanalare questa nuova energia per raggiungere nuove vette?”. Innanzi tutto, le banche devono tenere in considerazione i cambiamenti che stanno ridisegnando il sistema finanziario globale, come la corsa della digitalizzazione, la convergenza delle industrie, la fusione delle tecnologie, ma anche la proliferazione di ecosistemi sempre più intrecciati.

“La nuova architettura finanziaria creata dalle risorse digitali avrà profonde conseguenze per le banche, rivoluzionando il modo in cui il denaro viene creato, trasferito, immagazzinato e posseduto – affermano da Deloitte. Allo stesso tempo, bisogna anche fare i conti con la sfida di ridefinire il posto di lavoro e il modo in cui viene svolto”. Il contesto resta complesso perché, anche se la trasformazione digitale sta procedendo a pieno ritmo, questi sforzi tendono ad essere localizzati e frammentati, con il risultato di una “trappola tecnologica” che potrebbe essere quasi dannosa per certi versi, con il risultato che molte banche non possono realizzare “il pieno potenziale dei propri investimenti”.

C’è infine la questione sostenibilità. Paolo Gianturco, Business Operations and FinTech Team leader di Deloitte, rimarca come “molte banche debbano ancora trasformare in azioni concrete i loro impegni in materia di ambiente, società e governance (ESG). I dati dell’Osservatorio Fintech del Politecnico di Milano mostrano chiaramente come i consumatori abbiano ben chiaro il potenziale del settore finanziario in termini di sostenibilità sociale, ma ancora sono scettici per quanto riguarda il suo impatto ambientale. Le soluzioni FinTech e Insurtech possono rivelarsi fondamentali per realizzare questa auspicata svolta verso una finanza, tramite strumenti innovativi che vanno oltre i “classici” investimenti ESG.”