Il mercato immobiliare italiano non riesce a stare al passo con il ritmo di crescita degli altri Paesi europei. Così Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, presentando l’European Outlook 2020, in apertura del 27°Forum organizzato da Scenari Immobiliari a S. Margherita Ligure.
Solo nell’area milanese il mercato immobiliare ha un andamento positivo e allineato alle migliori piazze del continente. Nel resto del Paese esiste un deep market dove il movimento del mercato è sui livelli degli anni di crisi, con piccoli spunti di crescita, e le quotazioni sono in calo costante. Emergono in modo evidente gli effetti del crollo delle nuove edificazioni e delle ristrutturazioni integrali, mentre vanno bene i micro interventi, a scala di appartamento. Se a Milano le case nuove offerte in vendita sono circa il quindici per cento del totale, a Roma meno del cinque. A Bologna, Napoli, Bari e tanti altri capoluoghi il prodotto nuovo è inesistente. Mancano non solo le case, ma anche i prodotti innovativi che oggi la domanda richiede, quali microliving, appartamenti adatti alla locazione. L’offerta è composta da prodotto usato in cattive condizioni e la domanda preferisce non comprare”.
La fotografia del mercato immobiliare tricolore
Dopo il calo degli investimenti immobiliari istituzionali italiani ed esteri nel 2018, il Report di Scenari Immobiliari stima una ripresa per il 2019, a +8% arrivando a 8,4 miliardi di euro quest’anno e a nove miliardi nel 2020. Traino di questa crescita è la Lombardia, locomotiva d’Europa, dice il Rapporto. La regione vanta una capacità di attrazione di capitali tra le prime nel vecchio continente tanto che, dati alla mano, dal 2010 al 2020 si stima un totale di circa 64 miliardi di euro investiti nel settore immobiliare in Italia, di questi il 42% in Lombardia. Per l’anno in corso il report stima un ammontare di 5,1 miliardi di euro di investimenti esteri nel mercato immobiliare, concentrati soprattutto nel settore uffici, 42,5%, segue il settore commerciale con il 23,8% degli investimenti esteri totali.
Il fatturato complessivo del mercato italiano nel 2019 dovrebbe essere di circa 129,4 miliardi di euro, con una crescita del 3,8% sul 2018. Per l’anno prossimo la previsione è di un ulteriore +2,2%, inferiore alla media europea. Guardando al settore residenziale si segnala la crescita degli acquisti, arrivata a 670mila compravendite nel 2019, più 9,8% rispetto al 2018, e 700mila nel 2020, con un più 4,5% rispetto al 2019. Le quotazioni, dice il Rapporto, rimangono stabili nell’anno in corso con cali nelle periferie e nei semicentri meno attrattivi dei capoluoghi italiani e solo nel 2020 si aspetta una lieve ripresa delle quotazioni attorno all’1%. La domanda immobiliare italiana, dice il report, anche se in progressivo aumento, è per il 60% caratterizzata dal “miglioramento abitativo”, per un 20% da necessità o passaggio dalla locazione e per quasi il 20% è determinata da investimento, per sé o per i figli.
Il mercato immobiliare europeo
Se per il mercato immobiliare italiano il colore aggiudicato dal report di Scenari Immobiliari è rosso, per l’Europa invece è rosa. Il ritmo degli investimenti immobiliari in tutto il territorio della Ue scende, con un volume totale che nel primo semestre di quest’anno ha generato un fatturato di poco più di 100 miliardi di euro, -13% rispetto al primo semestre 2018.
La capitale più interessante dove investire? Al primo posto Parigi, che ha nettamente sorpassato Londra dove gli investimenti in generale sono calati del 39% rispetto al primo semestre 2018 tanto che gli investitori internazionali non investivano così poco a Londra dal 2010 (meno di un miliardo di sterline nel secondo trimestre 2019). A seguire Berlino, fra le principali città della Germania, è l’unica che ha visto aumentare ancora gli investimenti immobiliari: a fine semestre è stato registrato un nuovo record di crescita del 67 per cento rispetto al 2018. Nei Paesi del sud del continente europeo, a Madrid e Barcellona, i volumi investiti nell’immobiliare sono cresciuti a tripla cifra (+150% in media), con gli investitori soprattutto impegnati sui fronti del mercato terziario e residenziale. Milano è la realtà italiana che attira la maggior parte degli investimenti tanto che, dice il rapporto, solo nel primo semestre di quest’anno la crescita ha toccato +56% rispetto al 2018.
Il mercato della casa – conclude il report – registra anche nel 2019 prezzi in crescita in tutti i Paesi europei, ad eccezione dell’Italia, e i Paesi che stanno maggiormente attirando l’interesse degli investitori sono, in ordine di importanza: la Francia, la Spagna, la Germania, il Regno Unito, l’Austria e l’Olanda.