Economia

Saipem, titolo -3,4%. Maxi perdita di quasi 1 miliardo e tagli 8.800 posti di lavoro

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ROMA (WSI) – Nel vivo della stagione delle trimestrali, il titolo Saipem è crollato in giornata sul Ftse Mib cedendo quasi il 9%. Perdite ridotte nel finale, con le quotazioni che hanno chiuso con -3,44% a 7,865 euro.

Pesa la pubblicazione dei risultati di bilancio, che ha messo in evidenza, per i primi sei mesi del 2015, una perdita su base netta di 920 milioni di euro.

Hanno inciso maxi svalutazioni per 929 milioni, tra capitale d’esercizio e capitale immobilizzato.

In una nota diffusa dal gruppo si legge che al netto delle svalutazioni il risultato operativo “underlying” del primo semestre è di 139 milioni e riflette l’effetto della “termination for convenience” del contratto South Stream, la minore redditività dei progetti nelle Americhe e il deterioramento di alcuni progetti onshore.

Per il 2015, la guidance aggiornata con le svalutazioni che sono state effettuate parla di un risultato netto previsto a fine anno in rosso per 800 milioni.

Comunicato un piano per tagliare la forza lavoro. Ben 8.800 persone saranno mandate a casa nel periodo 2015-2017, stando al piano di rilancio approvato dal cda.

“Tra il 2015 e il 2017 si prevede una riduzione della forza lavoro dell’azienda di 8.800 persone, prevalentemente riconducibile al completamento di alcune grosse commesse e alla razionalizzazione delle attività di business e della presenza geografica dell’azienda”.

La società del gruppo Eni ha presentato ieri il piano di rilancio, in cui afferma che, al fine di “massimizzare la propria capacità di competere e creare valore in questo nuovo contesto di mercato, Saipem si è dotata di un piano di rilancio e taglio costi che porterà saving cumulati di 1,3 miliardi tra il 2015 e il 2017”.

“Questo programma si articola attraverso una razionalizzazione del portafoglio di asset della società per rifocalizzarla su paesi e attività a maggior valore aggiunto. In termini di presenza geografica, verrà assicurato l’appropriato dimensionamento delle operazioni produttive in alcuni paesi tra i quali Canada e Brasile”.

“In termini della flotta navale sono stati individuati 5 mezzi da dismettere poichè non assicurano opportunità commerciali nel mutato contesto. È inoltre in corso una revisione dei processi e dell’organizzazione di Saipem, al fine di aumentare la rapidità e l’efficienza delle operazioni”.

Tornando ai risultati di bilancio, L’Ebit a fine giugno è negativo per 790 milioni di euro incluso l’impatto di 211 milioni di svalutazioni del capitale immobilizzato.

Il debito netto è pari a 5,531 miliardi (4,424 mld a fine 2014) e include il temporaneo impatto netto negativo di 502 milioni relativi a scadenze nel semestre di derivati di copertura cambi.

Nel corso del primo semestre Saipem ha acquisito nuovi ordini per un totale di 3,5 miliardi, di cui 1,101 miliardi nel secondo trimestre (9,232 mld nel secondo trimestre del 2014).

A incidere negativamente sui risultati, ovviamente il trend dei prezzi del petrolio che peseranno sul bilancio dell’intero 2015, insieme alla cancellazione del contratto South Stream e alle svalutazioni effettuate.

Per l’esercizio si stimano ricavi di 12 miliardi, in linea con la parte bassa del range precedentemente comunicato. L’ebit adjusted è previsto intorno a -250 milioni, e l’ebit reported intorno ai -450 milioni.