Mercati

Saipem: parte oggi il raggruppamento delle azioni

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Parte da oggi il raggruppamento delle azioni ordinarie Saipem nel rapporto di 21 ogni 100. Il prezzo di chiusura di venerdì 20 maggio, pari a 1,079 euro, è stato rettificato a 5,138 euro. L’operazione di raggruppamento, votato lo scorso 17 maggio dal 99,9% dei soci in assemblea, rientra nell’operazione di riduzione del capitale sociale, che fa seguito al rosso di 2,38 miliardi registrato dal gruppo nel 2021. Nello specifico, il raggruppamento si rende necessario al fine di mantenere la stessa parità contabile implicita delle azioni ordinarie e di quelle di risparmio.

Alla fine il capitale sociale di Saipem si attesterà a 460,2 milioni di euro, suddiviso in 212.303.028 azioni ordinarie e 10.598 azioni di risparmio, tutte prive dell’indicazione del valore nominale. Oggi intorno alle 11 segna un calo dello 0,23 euro a 5,13 euro.

Aumento di capitale entro l’estate

Nel frattempo, il gruppo è al lavoro per l’aumento di capitale da 2 miliardi, previsto entro l’estate, dopo il profit warnig lanciato a fine gennaio sui conti 2021 . Eni e Cdp industria, che esercitano il controllo congiunto su Saipem, si sono irrevocabilmente impegnati a sottoscrivere tutte le azioni ordinarie di nuova emissione proporzionalmente spettanti alla partecipazione complessivamente detenuta in Saipem, pari al 43% del capitale.

Saipem: 2021 in rosso

Dopo aver ritrovato a fatica l’utile a fine 2019 (12 milioni di euro) è iniziata una lunga serie di trimestri in rosso. Il rallentamento delle commesse, per effetto del Covid, ha portato il 2020 in rosso per 1,13 miliardi; la tendenza si è accentuata nel 2021 con il blocco registrato in Mozambico, un progetto del valore di 4 miliardi fermato dopo una serie di attacchi terroristici a pochi chilometri dal cantiere.

Con Francesco Caio amministratore delegato dall’aprile 2021, sembrava arrivata una ‘schiarita’ e le previsioni indicavano per la fine dell’anno un margine operativo lordo positivo (dopo il rosso di 291 milioni al 30 settembre) ma i maggiori costi per 170 milioni di euro nelle attività eoliche offshore registrati lo scorso settembre e le materie prime e la logistica hanno portato a rivedere le stime. Nel 2021 la società ha chiuso con una perdita di 2,38 miliardi di euro.