Economia

Rottamazione cartelle esattoriali, cosa c’è da sapere

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di Alessandra Caparello

Parte in via ufficiale la rottamazione delle cartelle esattoriali, introdotta dalla Legge di Bilancio 2023. L’Agenzia Riscossione ha pubblicato sul proprio sito internet le modalità e il servizio per presentare la domanda di adesione al procedimento. Andiamo nei dettagli.

In cosa consiste la rottamazione delle cartelle esattoriali

La rottamazione delle cartelle esattoriali introdotta dalla Legge di Bilancio 2023 prevede la possibilità di pagare in forma agevolata i debiti affidati in riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022, anche se ricompresi in precedenti “rottamazioni” che risultano decadute per mancati pagamenti.

Chi aderisce alla definizione agevolata potrà versare solo l’importo dovuto a titolo di capitale e quello dovuto a titolo di rimborso spese per le eventuali procedure esecutive e per i diritti di notifica. Non saranno invece da corrispondere le somme dovute a titolo di sanzioni, interessi iscritti a ruolo, interessi di mora e aggio.

Per quanto riguarda i debiti relativi alle multe stradali o ad altre sanzioni amministrative (diverse da quelle irrogate per violazioni tributarie o per violazione degli obblighi contributivi), l’accesso alla misura agevolativa prevede invece che non siano da corrispondere le somme dovute a titolo di interessi (comunque denominati, comprese pertanto le c.d. “maggiorazioni”), nonché quelle dovute a titolo di aggio. Non rientrano invece nell’ambito applicativo della rottamazione delle cartelle:

  • i carichi relativi alle risorse proprie dell’Unione Europea e all’Iva riscossa all’importazione;
  • i recuperi degli aiuti di Stato;
  • i crediti derivanti da condanne pronunciate dalla Corte dei conti e multe;
  • ammende e sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna.

Per quanto riguarda i carichi di casse/enti previdenziali di diritto privato, la Legge n. 197/2022 prevede che possano rientrare nella definizione agevolata solo dopo apposita delibera di tali enti creditori pubblicata entro il 31 gennaio 2023 sul proprio sito internet e comunicata, entro la stessa data, ad Agenzia delle entrate-Riscossione mediante posta elettronica certificata.

Come pagare

È prevista la possibilità di pagare l’importo dovuto a titolo di definizione agevolata:

• in un’unica soluzione, entro il 31 luglio 2023;

• oppure, in un numero massimo di 18 rate (5 anni) consecutive, di cui le prime due con scadenza il 31 luglio e il 30 novembre 2023. Le restanti 16 rate, ripartite nei successivi 4 anni, andranno saldate entro il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2024. La prima e la seconda rata saranno pari al 10% delle somme complessivamente dovute a titolo di Definizione agevolata, le restanti rate invece saranno, tra loro, di pari importo. Il pagamento rateizzato prevede l’applicazione degli interessi al tasso del 2% annuo, a decorrere dal 1° agosto 2023.

L’Agenzia delle Entrate precisa che in caso di omesso ovvero insufficiente o tardivo versamento, superiore a cinque giorni, dell’unica rata ovvero di una di quelle in cui è stato dilazionato il pagamento, la definizione agevolata risulta inefficace e i versamenti effettuati sono considerati a titolo di acconto dell’importo complessivamente dovuto.

Come aderire alla rottamazione delle cartelle

È possibile presentare la domanda di adesione alla Definizione agevolata utilizzando i servizi messi a disposizione da Agenzia delle Entrate-Riscossione sul
proprio sito internet. Sono previste due modalità alternative per presentare la domanda:

  • in area riservata, con le credenziali SPID, CIE e Carta Nazionale dei Servizi, indicando le cartelle/avvisi per i quali si intende beneficiare delle misure introdotte dalla Definizione agevolata;
  • in area pubblica compilando un apposito form in ogni sua parte e allegando la documentazione di riconoscimento. Sarà necessario specificare l’indirizzo e-mail, per
    ottenere la ricevuta della domanda di adesione.

Chi presenta la richiesta di adesione alla definizione agevolata, si vedrà recapitare entro il 30 giugno 2023, dall’Agenzia delle entrate-Riscossione una “Comunicazione” di:

  • accoglimento della domanda, contenente l’ammontare complessivo delle somme dovute a titolo di Definizione agevolata,  la scadenza dei pagamenti in base alla soluzione rateale indicata in fase di presentazione della domanda di adesione, i moduli di pagamento precompilati e le informazioni per richiedere l’eventuale domiciliazione dei pagamenti sul proprio conto corrente;
  • diniego (eventuale), con l’evidenza delle motivazioni per le quali non è stata accolta la richiesta di definizione agevolata.