Economia

Risparmio: 3 piccoli errori da non sottovalutare

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Il destino dei propri risparmi, diciamolo subito, non dipende tanto dalla miriade di scelte quotidiane, quanto da poche importanti decisioni su come allocare le proprie risorse. Allo stesso tempo, uno dei pilastri del risparmio è costituito anche da un attento budget. Ovvero, un controllo sulle spese che rimuova le voci sacrificabili, a tutto vantaggio delle risorse destinate ai propri obiettivi a lungo termine. In passato, ad esempio, avevamo visto le costose conseguenze derivanti dall’acquisto periodico di un’auto nuova (e della relativa svalutazione). L’emittente economico-finanziaria Cnbc ha effettuato un sondaggio interno ai suoi dipendenti, ponendo loro una domanda semplice: “Qual è il più grande errore commesso a proposito del denaro?”. Sono emerse tre risposte ricorrenti, eccole:

  1. Mangiare fuori troppo spesso
    E’ un’abitudine particolarmente diffusa negli Stati Uniti, eppure mangiare fuori con grande frequenza ovunque nel mondo produce lo stesso risultato: alla lunga, si rinuncia a parecchio denaro, senza che vi sia nella maggioranza dei casi una reale necessità. Un sondaggio effettuato in partnership su SurveyMonkey, che ha raggiunto 2mila americani, aveva evidenziato che il 28% del campione spendeva oltre 200 dollari al mese in food delivery e “cene fuori”. Un altro sondaggio, condotto daLendEDU, aveva mostrato come il 49% dei millenial spendeva più risorse per mangiare in bar e ristoranti di quante non ne destinasse in programmi previdenziali. Prepararsi il pranzo la sera prima e portarlo sul posto di lavoro consente di risparmiare e di avere un maggior controllo sulla propria alimentazione.
  2. Dotarsi di una carta di credito, se non te la puoi permettere
    Secondo un report CreditCards.com le persone che hanno sulle spalle debito al consumo sono spesso attratte da bonus di iscrizione per carta di credito, dalle offerte di interessi pari allo 0% e dai programmi di cashback, riporta Cnbc. Molti degli intervistati dall’emittente affermano di aver sottoscritto un contratto per una carta di credito troppo presto, con il risultato di contrarre debiti prima ancora di poter contare su stabili fonti di reddito.
  3. Acquistare d’impulso
    Chi segue l’istinto spesso compra più del necessario. Il sondaggio Cnbc-SurveyMonkey ha messo in luce che sono soprattutto gli uomini a subire di più il fascino dell’acquisto d’impulso, o quantomeno sono più disposti ad ammetterlo rispetto alle donne. Si tratta, nel 58% dei casi, di spese modeste al di sotto dei 100 dollari.
    “Nessuno dei miei clienti ha speso in qualcosa di enorme”, ha detto Diane Nissen, specialista in budgeting del gruppo Alexandrite, “i clienti che hanno un grande debito sulla carta di credito di solito non hanno barche o case lussuose o stanno pagando su oggetti particolarmente importanti. Sono gli acquisti più piccoli che si sommano, senza che le persone si rendano conto che si stanno accumulando”. Prendere l’abitudine di controllare più spesso il saldo del proprio conto in banca permetterà di darsi, con più facilità, un freno.