Economia

Risparmio: ecco il più grande rimpianto dei trentenni

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Arrivati al giro di boa dei trent’anni è facile commettere errori che compromettono le proprie finanze e che richiedono del tempo per rimettersi in carreggiata. La compagnia di assicurazioni New York Life, in collaborazione con Morning Consult, ha intervistato 2.200 adulti negli Usa e ha individuato ben quattro errori riguardanti le finanze di cui i trentenni si pentono maggiormente.

Il rimpianto più grande? Non aver cominciato a risparmiare per la pensione. Gli intervistati hanno individuato questo errore in media a 34 anni, sottolineando di aver trascorso oltre un decennio per riprendersi da questo grande sbaglio commesso.  Per rimediare a questo errore, suggerisce su Business Insider, il consulente finanziario Lauren Lyons Cole, qualcosa si può fare.

“I vostri risparmi cresceranno in modo esponenziale se investite il denaro che risparmiate. Investire può essere rischioso –  e a volte i saldi del conto si ridurranno. Ma fino a quando non avete bisogno di denaro e se siete lontani dal pensionamento, allora avete tutto il tempo per godervi il rovescio della medaglia  quando il mercato azionario sarà in ascesa”.

La mancata pianificazione della pensione non è l’unico rammarico dei trentenni. Gli intervistati lamentano anche di non aver aperto un fondo di emergenza a 30 anni, errore che ha richiesto in media nove anni per recuperare. In tal caso i consulenti raccomandano di avere da parte da tre a sei mesi di spese in contanti, preferibilmente in un conto di risparmio ad alto rendimento.
L’importo esatto di cui si ha bisogno per un fondo di emergenza dipende dalle proprie spese mensili e dalla stabilità delle proprie entrate. La regola base per una famiglia monoreddito è di mettere da parte denaro sufficiente a coprire le spese per sei mesi, tre mesi per una famiglia a doppio reddito. Per chi è libero professionista o lavoratore autonomo, l’importo potrebbe crescere.

Altri rimpianti principali indicati dagli intervistati riguardano le carte di credito. Alcuni americani hanno detto di aver fatto troppo affidamento sulle loro carte di credito a metà dei 30 anni, creando più debito e trascorrendo in media otto anni per riprendersi. Inoltre gli intervistati si sono anche pentiti di non aver pagato il saldo tutti i mesi.