Economia

Riforma fiscale, Sì dalla Camera. Cosa cambia per tredicesima, aliquote ed evasione

Con 184 a favore e 85 contrari, la riforma fiscale ottiene il via libera dalla Camera. Le votazioni hanno avuto inizio oggi 4 agosto 2023 alle ore 11.

Questo è l’ultimo provvedimento che viene esaminato prima della pausa estiva. Ricordiamo che la riforma fiscale ha ottenuto l’approvazione in Senato, dopo che sono state apportate alcune correzioni e modifiche. Lo snellimento burocratico dei contenziosi tributari e la lotta all’evasione costituiscono gli obiettivi fondamentali, sui quali si appoggia la riforma fiscale.

Riforma fiscale, gli obiettivi principali

Gli obiettivi della delega fiscale sono, essenzialmente due. A spiegarli nel dettaglio ci ha pensato Maurizio Leo, viceministro all’Economia e alle Finanze, nel corso di un’intervista rilasciata a Il Sole 24 Ore, nella quale ha spiegato che è necessario allineare il sistema tributario italiano all’entrata in vigore della global minimum tax il prossimo 1° gennaio 2024. Ma soprattutto si ha intenzione di andare ad imprimere una forte accelerazione al contenzioso tributario, in modo da riuscire a snellire velocemente i tempi delle liti. Questo, tra l’altro, è uno degli obiettivi che sono stati previsti anche dal Pnrr.

All’interno della riforma fiscale un ruolo importante verrà assunto dal Mef, al cui interno verrà creato e si svilupperà un Comitato tecnico per la riforma tributaria. Questa commissione avrà il compito di proporre dei progetti e concretizzarsi in piani specifici per i delegati.

I punti salienti della riforma fiscale

Ma quali saranno i punti più importanti sui quali si andrà a dare la riforma fiscale? Proviamo a vedere nel dettaglio.

Tre aliquote

Uno degli obiettivi più importanti è costituito dai tagli Irpef, che dovrebbero portare all’introduzione di un sistema a tre aliquote. Stando alle prime indicazioni le aliquote dovrebbero essere le seguenti:

  • redditi fino a 28.000 euro: 23%;
  • redditi tra i 28.000 e i 50.000 euro: 35%;
  • redditi oltre i 50.000 euro: 43%.

Per riuscire ad attuare questo piano sono necessari tra i tre ed i quattro miliardi di euro.

Lotta all’evasione

Una delle novità più interessanti è l’implementazione del supporto tecnologico alla lotta all’evasione. Nel tentativo di sostenere questa misura, verranno la possibilità di utilizzare i dati messi a disposizione dall’amministrazione finanziaria, attraverso le liquidazioni periodiche, gli scontrini telematici e le fatture elettroniche.

Gli indici di affidabilità economica non sono stati aboliti fino a questo momento. Saranno, invece, lanciati: l’intenzione è quella di andare a potenziare il sistema premiale.

Tredicesima: nuova aliquota

La riforma fiscale prevede, inoltre, l’applicazione di un’unica aliquota Irpef sulla retribuzione aggiuntiva di fine anno, ossia la tredicesima. Quella che si ha intenzione di introdurre è una sorta di flat tax, che verrebbe applicata entro una certa soglia, in modo da poter aumentare l’importo netto della tredicesima.

La percentuale prevista è del 15%. Su una tredicesima da 1.000 euro si dovrebbe pagare una un’imposta pari al 15% invece che del 23%, permettendo di risparmiare 80 euro.

I premi di produttività

La Legge di Bilancio ha introdotto l’incentivazione dei premi di produttività, che vengono erogati da parte dei datori di lavori. L’incentivazione viene introdotta grazie ad una nuova agevolazione fiscale. Invece che un’imposta ordinaria del 10% è prevista l’applicazione di un’aliquota del 5%, ma solo e soltanto entro un limite di 3.000 euro.

Riforma fiscale e deduzioni

Attraverso la riforma fiscale il governo ha intenzione di rivedere la platea delle deduzioni, che possono andare a ridurre le detrazioni che servono per abbattere l’imposta. È prevista una maggiore attenzione per i figli e per quanti hanno sostenuto dei costi per la salute delle persone, l’istruzione e la previdenza complementare.