Società

Renzi: non prendiamo lezioni da banche fallite

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ROMA (WSI) – Oggi ci considerano falliti le stesse banche fallite e salvate dai nostri fondi”. Lo ha detto Matteo Renzi alla Camera.

Poco prima, il premier aveva chiarito: “Noi siamo quelli che hanno salvato le banche degli altri Paesi, nessuno ha salvato le nostre banche” .

Intervenuto in Parlamento sulle linee di attuazione del programma di Governo, il premier ha promesso che “Rimetteremo in pista Italia”, escludendo l’ipotesi delle elezioni anticipate. Anche se ha assicurato che la priorità resta la legge elettorale, che sarà seguita poi dalle riforme su lavoro e fisco.

“Serve una strategia condivisa di riduzione fiscale, del carico delle tasse sul lavoro con la riduzione per la prima volta dell’Irap”, ha detto ancora il presidente del Consiglio, aggiungendo che “il fisco deve essere il meno caro possibile”.

Le notizie che arrivano dal fronte macro però non sono affatto buone. Ieri l’Ocse ha rivisto al ribasso le stime sulla crescita italiana al -0,4%, certificando la recessione nel nostro paese.

“Mille giorni sono l’ultima chance per recuperare il tempo perduto, il cartellone di recupero dopo aver perso tanto tempo”. Così il premier Matteo Renzi nel suo intervento alla Camera.

“La gravità del nostro approccio” ai Mille giorni “nasce dalla consapevolezza forte e diffusa che al termine di questo percorso riusciremo non soltanto a capovolgere la storia di questa legislatura ma a rimettere in pista l’Italia”, ha detto il premier.

Se perdiamo non perde il governo, perde l’Italia”, ha aggiunto Renzi alla Camera sui Mille giorni.

“Oggi siamo in momento in cui l’eurozona è ferma, l’Italia ha interrotto la caduta ma non basta, non è sufficiente. I numeri non sono più devastanti ma chi si accontentasse di interrompere la caduta dovrebbe farsi vedere. Noi dobbiamo ripartire e tornare a crescere”.