Economia

Regno Unito sempre più spaccato dopo la Brexit, anche l’Irlanda del Nord pensa a riunirsi con Dublino

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È un paese sempre più spaccato, il Regno Unito, dopo l’entrata in vigore della Brexit. Mai come negli ultimi mesi stanno prendendo piede le spinte indipendentiste.

L’ultima conferma è arrivata da sondaggio recente condotto dal Sunday Times, nelle quattro nazioni che fanno parte della Gran Bretagna (Inghilterra, Scozia, Galles, Irlanda del Nord) per valutare gli atteggiamenti nei confronti dell’Unione.

Regno Unito: elettori dell’Irlanda del Nord chiedono referendum

Quello che emerge è che dopo la Brexit, non è più solo la Scozia a rivendicare il divorzio da Londra. Ora anche l‘Irlande del Nord inizia a pensare ad un futuro indipendente: più della metà degli elettori  (il 51% per la precisione) desidera un referendum su un’Irlanda unita nei prossimi cinque anni e passare così dal Governo di Londra a quello di Dublino. La mossa consentirebbe a Belfast, in un colpo solo,  di dire addio al Regno Unito e fare ritorno nell’Unione europea.

Al momento, tuttavia, il 47% degli intervistati vuole ancora rimanere nel Regno Unito, con il 42% a favore di un’Irlanda unita. Nell’eventuale referendum – richiesto dalla maggioranza degli intervistati – a fare da ago della bilancia sarebbero dunque gli indecisi, che ad oggi è rappresentato circa l’11% dell’elettorato.

UK: addio di Edimburgo entro dieci anni?

Se sull’unità dell’Irlanda le posizioni appaiono ancora divise, più chiara sembra la volontà degli scozzesi di lasciare il Regno Unito. In Scozia, il sondaggio ha rilevato che il 49% sostiene l’indipendenza rispetto al 44% contro – un margine dal 52% al 48% se si escludono gli indecisi.

Oltre all’opinione degli scozzesi, quello che colpisce è la convinzione del resto dei britannici sull’addio di Edimburgo: in tutte e quattro le nazioni britanniche, la maggioranza degli elettori si aspetta che la Scozia abbandoni il Regno Unito entro i prossimi 10 anni.

In Galles, infine, dove il sostegno all’indipendenza è tradizionalmente più debole, il 23% è ancora favorevole a lasciare il Regno Unito mentre il 31% sostiene la necessità di un referendum.