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Recovery Fund: salvezza o fregatura? Cosa ne pensano gli italiani

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Contrari al 60%, ma in forte crescita i favorevoli. Le due facce della medaglia: cambiamento storico e fregatura.

Wall Street Italia, in collaborazione con T-Voice ha cercato di capire cosa pensano gli italiani del recovery fund , il piano di investimenti per fare fronte all’emergenza coronavirus varato dalla Commissione europea, analizzando i commenti degli utenti pubblicati sul web e social network.

Introduzione

T-Voice si occupa di opinion mining, sentiment analysis e topic discovery e sfrutta algoritmi di artificial intelligence supervisionati con l’obbiettivo di offrire una panoramica precisa di opinioni e sentimenti condivisi tramite il web e i social network.
Le analisi sono state condotte su più di 23.000 testi in lingua italiana riguardanti il tema “recovery fund” presenti nel web e sui principali social network per il periodo che va dal 18 al 28 Maggio. Tutti i risultati sono presentati al netto degli “off-topic”, ovvero senza considerare quei testi che non contengono il tema di interesse.

A favore o contro?

Gli algoritmi di artificial intelligence poi ci permettono di estrarre l’opinione che gli italiani esprimono nel tempo. In particolare, il 60% dei cittadini è contrario al Recovery Fund.
Tuttavia, lo sviluppo temporale ci rivela un’evoluzione interessante: mentre a inizio del periodo di analisi quasi il 90% dei post esprimeva opinioni contrarie allo strumento economico, a fine periodo più della metà risulta invece essere favorevole (52%), mostrando dunque una sostanziale inversione di tendenza.

 

 

Tale cambiamento va attribuito agli sviluppi in positivo legati al Recovery Fund, il quale è passato da un potenziale accordo franco-tedesco di 500mld a un accordo comune di oltre 750mld.

Quali sono i temi più discussi?

Tra i vari pareri relativi al Recovery Fund emergo alcune caratteristiche fondamentali. Si evincono: l’idea di un cambiamento storico, quasi epocale, che identifica nel NextGenerationEU un rafforzamento dell’Europa e del pensiero europeista; discussioni in merito alla condizionalità dei prestiti e se questi dovrebbero essere o meno a fondo perduto; dibattiti sul valore monetario dei finanziamenti; e infine l’idea che tale accordo economico sia una fregatura per imporre restrizioni sui vari paesi.

 

Osservando l’andamento temporale delle tematiche discusse, si nota anche in questo caso come i temi più frequentemente associati a un giudizio negativo hanno lasciato il posto al tema del cambiamento storico (caratteristica molto positiva), il quale risulta essere predominante nell’ultimo giorno di analisi.

Qual è il giudizio degli italiani?

Analizzando congiuntamente il livello di giudizio (positivo o negativo) in merito al Recovery Fund e i vari temi di discussione tramite cross-topic analysis, emergono temi estremamente contrapposti tra loro: mentre da un lato il tema del cambiamento storico è associato con certezza ad un giudizio positivo, dall’altro lato trappola e fregatura e la condizionalità dei prestiti sono espressione di un pare negativo.
Il valore del finanziamento risulta essere invece fonte di disaccordo tra chi sostiene che l’ammontare previsto sia insufficiente e chi invece lo considera un aiuto notevole da parte dell’Unione Europea.