Economia

RC familiare in vigore dal 16 febbraio ma oltre 5 milioni di italiani sono confusi

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Il 16 febbraio prossimo entra in vigore l’RC familiare ma molti sono ancora i dubbi nutriti dagli italiani sulla nuova normativa.  Lo rivela un’indagine di Facile.it commissionata a mUp Research che, in collaborazione con Norstat, ha interrogato un campione rappresentativo della popolazione nazionale scoprendo come il 14,1% dei rispondenti assicurati, pari ad oltre 5,5 milioni di individui, abbia apertamente dichiarato di non aver capito come funzioni l’RC familiare.

In primo luogo c’è da dire che l’attuale sistema assicurativo, grazie alla cosiddetta Legge Bersani, permette già alle famiglie di utilizzare la classe di merito più favorevole maturata su un’automobile per assicurare un’altra auto, ma solo nel caso in cui si tratti di acquisto di un veicolo che entra per la prima volta in possesso della famiglia (indipendentemente dal fatto che il mezzo sia nuovo o usato). Tale vincolo decade con l’RC familiare e dal 16 febbraio 2020 gli automobilisti italiani potranno utilizzare la classe di merito più favorevole per assicurare anche veicoli già di proprietà del nucleo familiare. Come rivela l’indagine tale novità potrebbe riguardare il 15,5% dei rispondenti, ovvero circa 2,6 milioni di famiglie.

Rc familiare: chi sono i beneficiari

A beneficiare della nuova Rc familiare sono le famiglie che hanno un parco mezzi composto da almeno un’auto ed un motoveicolo. In tal caso, per assicurare l’auto o la moto, si potrà usare la classe di merito più favorevole fra quelle maturate da chiunque nel nucleo familiare. Una situazione che, secondo quanto emerso dall’indagine, riguarderà il 18% dei rispondenti, pari a circa 3 milioni di famiglie.

RC familiare: chi sono gli esclusi

Ma potranno davvero aderire tutti all’RC familiare? In realtà no visto che non potranno trarre beneficio dall’RC familiare gli assicurati che sono già in prima classe di merito, i nuclei che hanno un solo veicolo e, come indicato dalla norma stessa, tutti gli assicurati che hanno causato nei 5 anni precedenti un sinistro con colpa.

Dall’indagine è emerso che il 46,9% dei rispondenti, pari a circa 8 milioni di famiglie, ha affermato di non poter aderire al nuovo sistema assicurativo. Tra questi i nuclei familiari che hanno dichiarato di non poter beneficiare della norma perché in possesso di un solo veicolo, circa il 30,6% dei rispondenti, pari a 5,2 milioni di famiglie. Il 5,6% delle famiglie intervistate (percentuale che sale sino al 6,3% al Centro Italia) ha dichiarato però che, alla luce del potenziale calo del costo dell’assicurazione, ha intenzione di acquistare un veicolo, a due o quattro ruote, da aggiungere al parco mezzi della famiglia.

Il 16,3% invece, pari a circa 2,8 milioni di famiglie, ha dichiarato che non approfitterà della  nuova norma perché tutti i membri del nucleo familiare sono già in prima classe di merito. A questi “esclusi” vanno inoltre aggiunti gli automobilisti che, negli ultimi 5 anni, hanno causato un sinistro con colpa; secondo l’osservatorio di Facile.it si tratta, solo nel 2019, di quasi 1,2 milioni di automobilisti.