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Prossima frontiera hi-tech: la banda ultralarga

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ROMA (WSI) – È partito a Kansas City l’esperimento di Google Fiber, la nuova connessione a banda ultralarga fornita dal colosso di Mountain View. In che cosa consiste?

Gli abitanti di Kansas City sono gli unici al mondo a poter navigare alla velocità teorica di 1 Giga al secondo (Gbps), ossia 1.000 Mega, e reale di almeno 700 Mbps. Per rendere l’idea, fino a ora la versione più potente della tradizionale connessione Internet Adsl era di 10, al massimo 20, Mega per secondo. Volendo fornire qualche esempio concreto, la banda ultralarga permette di scaricare in cinque minuti un film in qualità Dvd, ed in mezz’ora in qualità BluRay.

Quali sono i costi del servizio?

Il prezzo iniziale di attivazione è di 300 dollari, per navigare a 1 Gbps si aggiunge un canone mensile di 70 dollari, ma per chi non fosse interessato alla nuova banda ultralarga, Google offre gratuitamente, per i prossimi sette anni, la tradizionale connessione a 5 Mega.

Perché il colosso dei motori di ricerca si è lanciato in questa nuova avventura?

Google assicura di non avere intenzione di trasformarsi in un Internet Service Provider: l’intento è di incoraggiare e stimolare gli operatori a fornire connessioni a velocità sempre più elevate.

Quali sono i vantaggi dell’ultrainternet?

La possibilità di navigare a 1 Gbps da un lato cambierà l’intrattenimento e lo svago online (Tv via Internet e gaming), dall’altro avrà un grande impatto sulle aziende e sulle start up. L’ultrainternet permette di maneggiare con maggior facilità grandi file e di eliminare i problemi di buffering, tipici dei video online, delle videoconferenze e delle reti ad alta intensità di attività. Grazie a questa innovazione la città del blues si candida a diventare nuovo polo di attrazione per le start up e per le nuove aziende legate all’high-tech. Tanto che si comincia a parlare di Silicon Prairie (la prateria del silicio), in contrapposizione alla più celebre Silicon Valley.

Qual è la velocità massima di navigazione mai realizzata?

Nel 2011 i ricercatori della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, con i colleghi del Laboratorio nazionale di reti fotoniche del Consorzio interuniversitario per le telecomunicazioni, in partnership con Ericsson, hanno messo a punto il primo sistema al mondo che funziona a 448 Giga al secondo. Ma si tratta esclusivamente di un sistema sperimentale.

Quali sono i Paesi in cui Internet viaggia più veloce?

Negli Stati Uniti le municipalità di Chicago e Seattle si stanno attivando attraverso partnership pubblico-private per portare ai loro cittadini la banda ultralarga (almeno superiore ai 30 Mbps). I Paesi più avanzati a livello globale sono Corea del Sud e Giappone, dove la banda ultralarga raggiunge il 100% della popolazione; l’Australia sta adottando un piano di conversione a livello nazionale. In Europa sono i Paesi del Nord (Islanda, Olanda, Paesi Scandinavi) a vantare le velocità più elevate concentrate nei centri urbani, mentre in Gran Bretagna gli operatori privati hanno avviato ambiziosi piani di investimento, anche qui però legati solo alle aree più remunerative.

A che punto siamo in Italia?

Al momento la connessione più veloce è quella offerta da Fastweb (100 Megabit al secondo), che promette entro il 2014 banda ultralarga al 20% di famiglie e imprese. Dal canto suo Telecom ha attivato da dicembre scorso gli abbonamenti per le Vdls2 (30 Megabit in download e 3 Megabit in upload) a Roma, Torino e Napoli; le città coinvolte diventeranno 100 entro il 2014. Sempre sul finire del 2012, i due operatori hanno annunciato un’alleanza volta a diffondere una tecnologia in grado di far viaggiare i collegamenti da un minimo di 30 Megabit al secondo sino ad un massimo di 60-80 Mbps.

Cosa prevede l’Agenda Digitale?

Sulla scia delle disposizioni contenute nell’Agenda digitale europea (estensione a tutti i cittadini Ue dell’accesso a Internet a una velocità superiore ai 30 Mbps e a 100 Mbps per almeno metà della popolazione europea), l’Italia vara un piano ambizioso a lunga scadenza: portare una connessione ultra-veloce (dai 30 Mbps in su) entro il 2015 a tutte le regioni che aderiranno al progetto (al momento sono Calabria, Campania, Sicilia, Basilicata, Sardegna e Molise).

Ci sono esempi o progetti virtuosi a livello italiano?

In Trentino Alto Adige, il Cedis, il Consorzio elettrico di Storo, ha avviato un progetto di realizzazione di una rete in fibra locale che garantisce una navigazione a 100 Mbps in un territorio penalizzato da un pesante ritardo tecnologico. La Provincia di Trento sta inoltre avviando un piano per la diffusione della banda larga a tutti i suoi comuni. In Piemonte è particolarmente attivo il Comune di Settimo Torinese, che vuole portare la banda larga a tutti i suoi cittadini; mentre il Consorzio Top-IX sta lavorando con la Regione Piemonte per creare delle piccole «Silicon Prairie» nel territorio di Bra, Alba e Fossano, e nell’Eporediese, con epicentro a Ivrea.

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