Economia

Pil Italia, Legacoop-Prometeia: “cinque anni per tornare ai livelli pre-Covid”

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Per l’economia italiana ci vorranno cinque anni per tornare a livelli pre-Covid. Questo nonostante gli interventi ampi e tempestivi della politica economica, sia a livello europeo sia a livello nazionale.
È la previsione contenuta nello studio “Lo scenario previsivo al 2027,” elaborato nell’ambito del progetto MonitorFase3 nato dalla collaborazione tra Prometeia e Area Studi Legacoop per testare l’evoluzione dell’economia e dei mercati in conseguenza dell’epidemia Covid-19.

Secondo quanto riportato dallo studio, nel 2020 il Pil italiano registrerà una caduta del 10,1% (-12,9% nel secondo trimestre) e tornerà ai livelli precedenti alla pandemia solo nel 2025. Una ripresa a passo più lento dell’economia globale, che invece riuscirà a spazzare le perdite registrate quest’anno al termine del 2021.

Per il prossimo anno, in base alle stime, la crescita del Pil sarà del 5,9% (superiore alla media dell’area euro, prevista al 5%), ma insufficiente per recuperare il terreno perduto.

Il nostro paese risulta infatti uno dei piu colpiti dalla crisi, sia perché il primo ad aver dovuto fronteggiare la pandemia sia perché lo spazio fiscale vincolato dal debito pubblico gi elevato prima dello scoppio della crisi.

In forte aumento il debito pubblico

Tra le previsioni dello studio, l’esplosione del debito pubblico, che a fine 2020 supererà il 150% del Pil, e la necessità di una manovra aggiuntiva pari a 2% del Pil tra il 2020 e il 2021, anche perché “l’accesso ai fondi europei potrebbe risultare, ex post, inferiore al potenziale”, e i 75 miliardi dei decreti Cura Italia e Rilancio non saranno sufficienti a far fronte ai bisogni del Paese.

Nel Rapporto di previsione di luglio, Prometeia aveva già tagliato per la seconda vola la stima sul PIL italiano al 10,1%, con un rimbalzo il prossimo anno del 5,9%. Una previsione rivista al ribasso dalle precedenti stime che indicavano un calo a -8,5% dal -6,5% precedentemente indicato.
Il rapporto deficit/PIL 2020, secondo le stime di Prometeia, si attesterà all’11% e il debito/PIL al 159%. Lo stimolo fiscale per quest’anno è stimato in circa 5 punti percentuali di PIL, ma “non sembra sufficiente per riavviare in modo deciso i consumi e gli investimenti”.