(Teleborsa) – Seduta altalenante per la borsa milanese, che ha avuto a che fare con numerosi alti e bassi a seconda delle notizie che circolavano nelle sale operative e sul nervosismo dettato dalle scadenze tecniche di domani. Il mercato è passato in territorio positivo dopo che la Bundesbank ha alzato le stime sulla crescita dell’economia tedesca, sottolineando il forte incremento del Pil nel secondo trimestre, per poi scivolare sotto la parità dopo il deludente dato sulle richieste di sussidio alla disoccupazione a stelle e strisce, risultate ai massimi da nove mesi. La situazione è degenerata con la diffusione del Philly Fed di agosto. In particolare l’indice ad agosto è passato in territorio negativo (-7,7 da +5,1), cosa che non accadeva dal luglio del 2009. Tornano a tenere banco i timori di un “double dip”, doppia recessione, favorendo il bund tedesco ai massimi sopra i 132,50 punti e l’oro a 1.234 dollari l’oncia. In flessione il petrolio, con il Wti a 74,44 dollari al barile mentre l’euro vale 1,2873 dollari. L’aumento dell’avversione al rischio sta favorendo oro, dollaro e yen. L’indice FTSE IT All-Share archivia gli scambi con un ribasso dell’1,92% a 20637,06 punti mentre il FTSE MIB con un decremento del 2,05% a quota 20115,69. Il future sul Fib chiude a 20.080 punti. Tutti in rosso i titoli del paniere Ftse Mib. Tra i maggiori ribassi Autogrill e Luxottica, con perdite attorno al 3%. Offerte le banche, specie Ubi Banca, Intesa, la popolare Milano e FonSai. Pesante il cemento, sui conti deludenti del gruppo cementiero svizzero Holcim sul secondo trimestre. Giù Italcementi, Impregilo e Buzzi. Astaldi fuori dal coro, su alcune indiscrezioni stampa che la vedrebbero pronta a partecipare alla gara che verrà indetta entro la fine del mese dalle Ferrovie statali turche per la costruzione di una linea ad alta velocità. Il valore dell’appalto della linea si aggira attorno agli 800 milioni di euro. Oggi Mediobanca ha confermato il giudizio outperform su Astaldi, con prezzo obiettivo a 7,40 euro. Sbanda la Fiat, con il comparto auto europeo in fermento dopo che General Motors ha presentato alla Securities and Exchange Commission, la Consob americana, la proposta di Ipo finalizzata alla quotazione a New York e Toronto. Sul completo, su di giri Isagro. A galvanizzare la società attiva nel settore degli agrofarmaci è stata l’offerta ostile di BHP sulla canadese Potash, attiva nello stesso comparto. La speculazione sta attaccando quasi tutte le società del settore fertilizzanti in Europa, per un possibile interesse da parte della compagnia inglese in caso di insuccesso con Potash. Giornata “no” per le azioni Trevi. A deprimere il titolo della società attiva nel settore della perforazione pozzi è stata Mediobanca, con la decisione di tagliare il giudizio a “neutral” da “outperform”, con target price a 12,20 da 14 euro sulle previsioni di un semestre debole.
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