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Petrolio, senza accordo Opec prezzi giù fino a $35 nel 2015

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ROMA (WSI) – La caduta dei prezzi del petrolio rischia di proseguire, anche se alle 12.24 i prezzi sia del contratto WTI scambiato a New York che del Brent segnano una lieve ripresa.

In previsione del meeting ufficiale dell’Opec che si terrà a Vienna domani 27 novembre, i rappresentanti di alcuni paesi produttori non sono riusciti a trovare un accordo.

A nulla hanno portato gli incontri tra i ministri petroliferi di Arabia Saudita e Venezuela e si è concluso con una fase di stallo anche il bilaterale tra Russia e Messico, produttori non appartenti all’Opec.

Stanto a quanto riporta il Financial Times Igor Sechin, responsabile del colosso petrolifero russo, ha chiaramente detto che l’attuale livello dei prezzi non si trova in uno stadio “critico”.

La mancanza di un’intesa ha portato le quotazioni del Brent con scadenza a gennaio a scendere nelle ultime ore di $1,35 a $78,33 al barile.

A questo punto, alta è la trepidazione per il meeting dell’Opec, che viene considerato la riunione più importante tra i paesi membri del cartello dalla crisi finanziaria. Il tonfo delle quotazioni del petrolio (-30% da giugno) ha avuto un chiaro impatto sulle finanze di paesi esportatori come la Russia, già alle prese con le conseguenze delle sanzioni. Ma ha d’altro canto favorito i paesi che consumano petrolio, inclusi gli Stati Uniti, in quanto si è tradotto in un calo dei prezzi alle importazioni di energia.

Intanto Rafael Ramirez, ministro degli Esteri del Venezuela e rappresentante dell’Opec ha detto che i partecipanti al meeting di ieri hanno concordato solo che i prezzi al di sotto di $80 al barile “non sono buoni”. Aggiungendo che “se ci sarà un accordo, sarà all’interno dell’Opec”.

Negli ultimi giorni diversi gestori di fondi che puntano sulle commodities hanno avvertito che in mancanza di un taglio dell’output di almeno 1 milione di barili al giorno, le quotazioni della materia prima potrebbero scivolare ulteriormente fino a $60.

C’è adirittura chi, in assenza di un accordo dell’Opec entro la primavera prossima, non esclude un crollo fino a $35 dollari nel 2015. Sono le stime rese note oggi da Tom Kloza, fondatore di Oil Price Information Services in un’intervista alla Cnbc. Kloza ha inoltre specificato che i ministri dell’OPEC raggiungeranno domani un accordo per tagliare la produzione di 750.000 a 1 milione di barili al giorno, ma alla fine gli stati aderenti al cartello produrranno senza alcun rispetto dell’accordo, ad eccezione di Arabia Saudita, Kuwait e Stati Uniti.

I prezzi del petrolio scambiati a New York salgono +0,16% a $74,21; Brent +0,38% a $78,63.

Fonte da cui è stato estrapolato l’articolo

Financial Times

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