Economia

Petrolio, nuovo balzo record a 105 dollari, cosa sta succedendo

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Il petrolio è quasi ai massimi di giugno 2014, con il Brent in rialzo del 9,7% a 105 dollari nella giornata odierna. Un rialzo record per l’oro nero che non si vedeva da parecchio tempo.
Gli effetti della guerra tra Russia e Ucraina hanno dimostrato di andare ben oltre i confini dell’Europa orientale mentre i timori si riversano sui mercati finanziari internazionali.

Il petrolio può mantenere la traiettoria rialzista?

Mentre la guerra continua a dominare il sentiment dei mercati, le sanzioni contro la Russia e le ritorsioni dei leader occidentali attraverso sanzioni più severe hanno messo il petrolio e il gas in prima linea nell’alimentare nuove pressioni inflazionistiche mentre i consumatori lottano ancora per riprendersi dalla pandemia da Coronavirus.

Sebbene il conflitto debba ancora essere risolto, i vincoli di fornitura e ulteriori interruzioni alla produzione di petrolio e gas continueranno a sostenere i prezzi dell’energia e di altre materie prime (compresi metalli e grano) nel prossimo futuro.

L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia continua ad alimentare timori di interruzioni dell’offerta da parte del principale esportatore russo, in quello che è già un mercato in deficit di offerta. Ad oggi il Canada è l’unico stato che ha vietato le importazioni di petrolio russo. Gli analisti di JP Morgan sottolineano oggi come gli attuali differenziali di prezzo del petrolio riflettono una chiara riluttanza a prendere il greggio russo.

Oggi Morgan Stanley ha alzato le stime di prezzo per il greggio nel breve: il Brent è visto in media a 110 dollari al barile nel secondo trimestre (precedente previsione era 100$) e nel caso più rialzista il broker Usa indica prezzi volare fino a $ 125 al barile.

L’OPEC e i suoi alleati produttori di petrolio, inclusa la Russia, si incontreranno questa settimana per discutere sui livelli di produzione da fissare per aprile. Intanto, stando a quanto riferito dall’agenzia Reuters, l’Agenzia internazionale per l’energia ha concordato di rilasciare 60 milioni di barili di petrolio dalle riserve globali.

Analisi tecnica Brent Crude Oil e US Crude Oil (WTI)

Con i prezzi del petrolio ai massimi dal 2014 che hanno rotto il livello psicologico chiave di $100, sia il Brent Crude che il WTI (US Crude) rimangono inseriti in trend chiaramente rialzista. Nonostante l’indicatore RSI continui a suggerire una situazione di ipercomprato, dato l’attuale contesto fondamentale globale, è probabile che la traiettoria rialzista continui anche nelle prossime sedute.

Grafico Brent Crude Oil 4 ore - Tradingview
[/media-credit] Grafico Brent Crude Oil 4 ore – Tradingview

Con l’Europa che dipende in gran parte dalle forniture della Russia sia per il gas che per il petrolio, il Brent potrebbe continuare verso la soglia di $116,00 con il WTI in procinto di testare il massimo di giugno 2014 intorno al livello psicologico chiave di $108,00.

Grafico US Crude Oil (WTI) 4 ore - Tradingview
[/media-credit] Grafico US Crude Oil (WTI) 4 ore – Tradingview