Editoriali

Perché il razionamento del gas in Italia è ormai certo

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Secondo i future sul gas, torneremo alla normalità nel 2027. Anche se ormai è difficile capire il significato del termine “normalità”. Cosa può esserlo dopo la pandemia, la guerra in Ucraina, la guerra del gas? Cosa può esserci di normale nel rischiare di rimanere senza energia elettrica proprio quando ci serve di più?

Ministri, addetti ai lavori, fanno calcoli e cercano di tenerci buoni, creando una sorta di “effetto allucinato” che permette agli italiani di vedere solo “cose belle”, a costo di allontanarsi sempre più dalla realtà. E la realtà, numeri alla mano, è davvero complessa, anche perché molti fanno a gara per complicarla. Cerchiamo allora di semplificarla, in modo da renderla alla portata di tutti.

Quanto gas consumiamo normalmente in Italia? Il Mise dice che nel 2021 abbiamo incamerato circa 73 miliardi di metri cubi di gas. Di contro ne abbiamo consumati 77. Ma non ce ne preoccupavamo, dato che il flusso dalla Russia garantiva più di 50 miliardi di metri cubi.

I numeri del gas non tornano: il razionamento è sicuro

Quest’anno secondo le stime dovremmo consumare circa 76 miliardi di metri cubi di gas.

Le scorte sono pari a circa il 20% del consumato. Quindi se il consumo è di 76 miliardi le scorte dovranno essere di 15,2 miliardi.

Le stime del Mite indicano che gli stoccaggi ai livelli attuali, cioè all’83% della loro capacità (pari a circa 12,6 miliardi di metri cubi), siano sufficienti per il fabbisogno invernale ma non oltre.

Ma ora senza il flusso russo difficilmente si potrà arrivare al raggiungimento delle scorte. Anche se ci andremo vicini.

I numeri del gas non tornano: il razionamento è sicuro

 

Ma poter contare sulle scorte era sensato fino al 30 agosto scorso, giorno in cui Putin ha chiuso definitivamente la strada al gas che arrivava dalla Russia ai nostri lidi. Infatti, se dalla tabella precedente togliamo il gas russo mensile, la variazione diventa fortemente negativa, una negatività che incide non solo sul presente, ma anche sul futuro (leggi scorte).

Ma il problema sussisterebbe anche se arrivassimo al 100% delle scorte, perché una volta esaurite, senza il gas russo, sarebbe difficilissimo ricostituirle. E cosa faremmo quest’anno se il clima sarà particolarmente freddo?

Ora arrivano anche gli sberleffi da Mosca che sottolinea come l’Italia sia spinta al suicidio sotto il profilo economico. Ma quello che sta avvenendo rischia di far implodere non solo l’Europa, anche la Nato. Così la riunione di venerdì prossimo tra i ministri economici europei rischia di diventare una battaglia per gli ideali di campanile, sempre più disattesi dai comportamenti dei singoli componenti l’Unione. La solidarietà tra Francia e Germania sul gas assomiglia al furto di mascherine della Germania verso l’Italia perpetrato durante la pandemia. Non saremo mai gli Stati Uniti d’Europa. Su questo ormai non sembra esserci più alcun dubbio.