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Perché il prezzo del gas scende, ma le bollette invece no?

Il prezzo del gas naturale è in costante calo negli ultimi tempi, ma molti consumatori si chiedono perché le loro bollette rimangano invariate. Questa situazione può essere frustrante per molte famiglie che cercano di far fronte alle spese quotidiane sempre più onerose.

L’Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) ha spiegato che per il mese di maggio si è registrata una quotazione media all’ingrosso nettamente inferiore rispetto a quella del mese precedente. Il prezzo per la sola materia prima energetica, l’indicatore CMEMm, per tutti coloro che si trovano nel regime di maggior tutela è stato di 34,06 euro per MWh.

Quali sono i motivi di questa discrepanza?

Innanzitutto, è importante sottolineare che il prezzo del gas naturale è influenzato da diversi fattori. Tra questivi sono: l’andamento dei mercati internazionali, l’offerta e la domanda, i costi di produzione e di trasporto, nonché le politiche governative. Tutti questi elementi possono contribuire a creare un quadro complesso che influenza il prezzo finale per i consumatori.

Sebbene il prezzo del gas sia in calo, ciò non significa necessariamente che tale diminuzione si rifletta immediatamente nelle bollette dei consumatori. Le compagnie energetiche e i fornitori di gas spesso sottostanno a contratti a lungo termine per l’acquisto del gas naturale, che possono limitare la velocità con cui i prezzi di mercato si riflettono nelle tariffe per i consumatori finali.

Inoltre, il settore energetico è soggetto a varie tasse e oneri che possono incidere sulle bollette dei consumatori. Ad esempio, le imposte e le accise rappresentano una voce significativa nelle bollette del gas. Anche se il prezzo del gas diminuisce, tali oneri possono rimanere invariati o addirittura aumentare, influenzando così il costo finale per i consumatori.

Un altro fattore da considerare è la struttura delle tariffe di fornitura del gas. Le compagnie energetiche spesso applicano diverse componenti tariffarie, tra cui una quota fissa e una variabile in base ai consumi effettivi. Anche se il prezzo del gas diminuisce, la quota fissa e altre spese fisse potrebbero rimanere invariate, mantenendo così le bollette degli utenti a un livello costante nonostante la riduzione dei costi energetici.

Va inoltre ricordato che il settore dell’energia è fortemente regolamentato e le politiche governative possono avere un impatto sul prezzo finale del gas per i consumatori. In alcuni casi, le riduzioni dei prezzi possono essere compensate da aumenti di altri costi o tasse, impedendo così una diminuzione significativa delle bollette energetiche.

La situazione delle bollette del gas rimanenti invariate non deve essere sottovalutata, soprattutto perché il caro vita rappresenta una delle principali preoccupazioni delle famiglie italiane. È importante che i consumatori siano informati sui fattori che influenzano il prezzo finale del gas e sulle politiche governative che incidono sul settore energetico. In questo modo, saranno in grado di prendere decisioni consapevoli e adottare strategie di risparmio energetico per ridurre le spese familiari.

Le bollette del gas rimangono invariate: la colpa ricade sul governo

Le organizzazioni dei consumatori sostengono che la responsabilità di questa situazione sia esclusivamente da attribuire alle decisioni prese dal governo Meloni.

Marco Vignola, responsabile del settore energetico dell’UNC (Unione Nazionale Consumatori), spiega chiaramente che se non ci fosse stata la reintroduzione degli oneri di sistema, le bollette del gas sarebbero diminuite del 13,2%, anziché solo dello 0,2%. La tassazione complessiva ammonta a 475 euro all’anno. Federconsumatori fa notare inoltre che le fluttuazioni dei prezzi all’ingrosso del gas avrebbero dovuto spingere il governo Meloni a mantenere le protezioni a favore dei consumatori. La crisi energetica non è ancora terminata e si chiede con forza di ripristinare la neutralizzazione degli oneri di sistema, sia per il gas che per l’elettricità, almeno fino al 2024.

Un’altra importante associazione sottolinea che, dopo due anni di aumenti dei costi energetici che hanno gravato sugli italiani, il governo Meloni avrebbe dovuto prolungare gli sconti sulle bollette del gas per l’intero anno solare 2023. L’alta inflazione e le spese per l’elettricità e il gas incidono notevolmente sui redditi delle persone in Italia. In questo modo, si corre il rischio di un sempre maggiore e diffuso impoverimento.