Economia

Per la prima volta in quattro anni cala ricchezza italiani all’estero

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All’estero ci sono meno soldi degli italiani. Per la prima volta negli ultimi quattro anni, la ricchezza ufficialmente posseduta all’estero dai contribuenti italiani scende sotto i 200 miliardi.

La cifra arriva guardando al totale degli asset indicati nel 2018 nelle dichiarazioni dei redditi (quadro RW) che, come riporta Il Sole 24 OreIl Sole 24 Ore elaborando i dati delle Statistiche fiscali del dipartimento Finanze, si ferma a 174,9 miliardi, cioè 43,5 miliardi in meno su base annua (-20%).

Il grosso del calo degli asset dichiarati in RW, pari a 36,5 miliardi, dipende da quelli che in gergo fiscale rientrano nei «beni materiali e forme di previdenza», ossia l’oro (lingotti o monete), le forme previdenziali gestite da soggetti esteri, le opere d’arte, i gioielli e i beni mobili registrati (yacht, aerei o auto di lusso). Resta invece quasi invariato il valore degli immobili e delle attività finanziarie. Mentre le somme su conti e depositi esteri diminuiscono dell’11,7%, cioè 6,3 miliardi.

Il segno meno è da attribuirsi, scrive il quotidiano di Confindustria, alla regolarizzazione attuata con una delle voluntary disclosure, le procedure di emersione previste dal fisco. Ma c’è un rischio che potrebbe essere realizzato.

Dopo le voluntary potrebbe anche essere rientrato in Italia o essersi volatilizzato in paradisi fiscali o dietro complesse architetture societarie.

Anche se, continua Il Sole, è impossibile attribuire il calo a una sola ragione.

Potrebbero pesare cambi dei criteri di valutazione e rimpatri dei beni, ma anche delocalizzazioni o intestazioni che rendono gli asset o il loro titolare effettivo invisibili al Fisco.