Economia

Pensioni anticipate: ecco quanto perderete lasciando il lavoro prima

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NEW YORK (WSI) – Una penalizzazione del 5% sull’assegno lordo annuo per chi sceglie di uscire prima dal mondo del lavoro con il meccanismo dell’Ape, acronimo per anticipo pensionistico. Sarebbe questa una delle condizioni allo studio a palazzo Chigi, da inserire nella prossima legge di Bilancio, e anticipate in un articolo del Corriere della Sera.

Le regole – secondo quanto si legge – varranno per i nati tra il 1951 e il 1953, e che scelgono di ricorrere all’Ape per uscire dal mondo del lavoro con un massimo di tre anni d’anticipo rispetto all’età indicata dalla normativa Fornero.

Per ogni anno di pensionamento anticipato ci sarà un taglio del 5% sull’assegno previdenziale lordo.

Quindi ci potrebbe essere una perdita fino al 15%, che potrebbe crescere al 18% a seconda dell’imposizione locale, per chi vorrà anticipare il più possibile la sua uscita dal lavoro.

Il taglio previsto dall’Ape per la pensione anticipata sarà più basso per le categorie in difficolta’:

“La penalizzazione non supererà il 3%. Si tratta, oltre che dei disoccupati, anche di disabili e inabili, cioè di chi ha subito un incidente sul lavoro o di chi ha un familiare disabile a carico, fino al primo grado di parentela. Poi ci saranno le persone che svolgono attività «gravose», che in età avanzata possono diventare pericolose, dagli operai dell’edilizia agli infermieri”si legge nell’articolo.

Vista la consistente penalizzazione, pari quasi a un quinto della futura pensione, il governo stima che pochi vi ricorreranno.

L’Ape prevede che la misura del taglio dipenda dal reddito personale.

“Non ci dovrebbero quindi essere penalizzazioni per chi prenderà un assegno fino a 1.500 euro lordi al mese (e oggi l’80% delle pensioni resta sotto questa soglia). Il taglio arriverebbe all’1% l’anno per chi prende 2 mila euro e salirebbe al 3% per gli assegni da 3 mila euro al mese lordi” conclude l’articolo.