Economia

Pensioni, allarme dal WEF: “sistema previdenziale non regge”

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Il World Economic Forum riaccende i riflettori sulla previdenza globale e torna a lanciare l’allarme su un sistema che, nel lungo periodo, appare insostenibile. Lo aveva già fatto nel 2017 in un primo rapporto, che quantificava in 70 trilioni di dollari il deficit pensionistico nel 2015 in otto grandi Paesi del mondo e avvertiva che in assenza di misure il disavanzo sarebbe arrivato alla stratosferica cifra di 400 trilioni entro il 2050 (cinque volte il Pil mondiale).

Dall’ultimo studio della fondazione svizzera condotto su sei grandi Paesi (in cui è molto estesa la presenza privata nella previdenza), emerge ora che risparmi previdenziali non hanno segnato un’accelerazione sufficiente a controbilanciare il peggioramento dei tradizionali schemi pensionistici e appaiono inadeguati di fronte alla durata, sempre più lunga, della vita.

Nel dettaglio, il WEF calcola che pensionati vivranno in media un decennio in più rispetto alla durata dei loro risparmi previdenziali.  Andrà decisamente peggio alle donne, perché sono più longeve e quindi andranno incontro a problemi ancora maggiori.

Il deficit tra durata della vita e durata dei risparmi, in realtà varia da Paese a Paese. Negli Usa, per un uomo il gap è stimato dagli studiosi del Wef in 8,3 anni, mentre per le donne si sale a 10,3 anni. In Olanda è rispettivamente a 9,6 e 12,2 anni, nel Regno Unito a 10,3 e 12,6 anni, in Australia a 9,9 e 12,6 anni, più’ o meno come il Canada (9,9 e 12,7 anni).

Il divario maggiore è a carico dei pensionati del Giappone, Paese tra i più longevi del mondo: per un uomo ammonta a 15 anni e per una donna sfiora i 20. Si tratta di ‘deficit’ che devono essere affrontati sia dalle singole persone che dai Governi, sottolinea il Wef.

“Il rischio reale che le persone devono gestire quando investono nel loro futuro è quello di vivere più a lungo dei loro risparmi previdenziali’, commenta Han Yik, responsabile dell’Institutional Investor Industry al World Economic Forum. ‘Poiché le persone vivono più a lungo, devono assicurarsi di avere fondi previdenziali a sufficienza. Questo richiede investire con una mentalità di lungo termine nelle precedenti fasi della vita per aumentare poi i risparmi totali’.

Resta il fatto che – come ammoniva il Wef nel suo primo rapporto -il sistema previdenziale resta una “bomba a orologeria” .