Economia

Pensioni, al via le domande per Quota 103

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Al via la possibilità di fare domanda di accesso alla pensione anticipata flessibile, prevista in via sperimentale dalla legge di bilancio 2023 (legge n.197/2022), la cosiddetta Quota 103. Lo annuncia l’Inps mettendo a disposizione il servizio online per i lavoratori che entro il 31/12/2023 maturano un’età anagrafica di almeno 62 anni e un’anzianità contributiva minima di 41 anni.

Quota 103: chi e come può fare domanda all’Inps

La pensione si può ottenere trascorsi tre mesi dalla maturazione dei requisiti e, comunque, non prima del 1° aprile 2023. I soli lavoratori dipendenti delle pubbliche amministrazioni devono attendere sei mesi e almeno il 1° agosto 2023. Durante il periodo che intercorre tra la data di decorrenza della pensione anticipata flessibile e la data di conseguimento del requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia, non è possibile cumulare la pensione con i redditi da lavoro dipendente o autonomo, ad eccezione dei redditi derivanti da lavoro autonomo occasionale nel limite di 5mila euro lordi annui.

L’importo massimo mensile della pensione anticipata flessibile in pagamento non potrà superare cinque volte il trattamento minimo stabilito per ciascun anno (per il 2023 l’importo è pari a 2818,65 euro). Tale limite, fa sapere l’Inps, non trova più applicazione al raggiungimento del requisito anagrafico previsto per la pensione di vecchiaia, che per il biennio 2023/2024 è di 67 anni. Il termine di pagamento del TFR/TFS, inoltre, non tiene conto della data di collocamento a riposo dell’interessato, bensì del momento in cui il dipendente avrebbe raggiunto il requisito ordinario previsto per la pensione anticipata, ovvero matura il requisito anagrafico previsto per la pensione di vecchiaia.

Quota 103: come funziona

La pensione anticipata flessibile, anche detta Quota 103, consente l’accesso a 62 anni e 41 anni di contributi.

Si rivolge a tutti i lavoratori dipendenti, anche del pubblico impiego, autonomi e parasubordinati in possesso di questi requisiti o  che li matureranno tra il 1° gennaio 2023 ed il 31 dicembre 2023. Quota 103 è in vigore solo per quest’anno.

Il requisito contributivo può essere raggiunto anche cumulando i periodi contributivi non coincidenti versati nelle gestioni previdenziali indicate. La decorrenza della pensione è ma soggetta all’applicazione di un periodo variabile di dilazione, detta finestra. Così chi ha già maturato i requisiti nel 2022 avrà la pensione con decorrenza dal prossimo 1° aprile o dal 1° agosto se dipendente pubblico.

Chi matura i requisiti quest’anno ha una finestra di tre mesi se del comparto privato e di sei mesi se del pubblico (e comunque non prima di agosto). Chi lavora nel comparto scuola e Afam deve presentare domanda di cessazione dal servizio entro il 28 febbraio per accedere alla pensione all’inizio del prossimo anno scolastico o accademico. uota 103 non è cumulabile con i redditi da lavoro autonomo e dipendente tranne con il reddito da lavoro autonomo occasionale fino a 5 mila euro lordi all’anno. Se si supera tale limite, la pensione quota 103 dovrebbe essere sospesa per l’anno in cui si è sforato e le mensilità già erogate dovrebbero essere recuperate dall’Inps.