Società

Pdl-Lega: accordo? Ma c’è già l’impasse Alfano-Tremonti

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

ROMA (WSI) – ‘Habemus papam ‘. Una frase che Silvio Berlusconi non usa a caso e che riassume il lungo travaglio che ha portato nella tarda notte a chiudere l’accordo con la Lega.

L’intesa prevede l’appoggio del Pdl alla candidatura di Roberto Maroni alla guida della Lombardia ‘in cambio’ del rinnovato ‘patto del Nord’ per le elezioni politiche. Tra le condizioni poste dai Lumbard però la rinuncia del Cavaliere a correre per palazzo Chigi restando solo il leader della coalizione. Richiesta che sulla carta non crea problemi all’ex capo del governo, ma che evidenzia però la distanza con i leghisti.

Se infatti Berlusconi si affretta a lanciare Angelino Alfano come possibile premier ritagliandosi per lui “il ruolo di ministro dell’Economia”, Roberto Maroni la pensa diversamente.

Il segretario della Lega mette in chiaro che nell’intesa raggiunta non c’é nessun nome per la presidenza del Consiglio. E comunque a differenza dell’ex capo del governo, per il titolare dell’Interno il candidato alla premiership deve essere Giulio Tremonti : “Alfano è una persona che stimo, con cui ho lavorato e che non mi dispiace”, precisa il leader leghista optando però per l’ex ministro dell’Economia.

Parole, quelle di Maroni, che Berlusconi non commenta anche perché – è il ragionamento dei fedelissimi dell’ex capo del governo – Quello che interessava al Cavaliere era chiudere l’accordo con Maroni per tentare il tutto per tutto per la conquista dei seggi al Senato.

Il sì ufficiale dei Lumbard consente al Popolo della Libertà di aprire ufficialmente il dossier liste. Sorprese sui nomi non dovrebbero esserci, anzi il problema sarà semmai ‘tagliare’ il più possibile. Nelle intenzioni dell’ex capo del governo infatti solo “il 10% dei parlamentari uscenti, ed in particolare i più giovani, saranno ricandidati”.

TREMONTI: TRA LEGA E PDL ACCORDO PREMIER A CHI VINCE – “Credo che tra Lega e Pdl sia stato fatto un accordo in base al quale chi prenderà più voti indicherà il candidato premier”. Lo ha detto Giulio Tremonti che ha poi chiosato: Manderei Silvio Berlusconi al dicastero delle Attività Produttive così potrebbe dimostrare la sua capacità di imprenditore”. (ANSA)