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PayPal punta a Pinterest: mette sul piatto 39 miliardi

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Grande fermento a Wall Street, in vista di quella che si preannuncia come la più grande acquisizione nel comparto hi-tech Usa: secondo indiscrezioni di Bloomberg, PayPal Holdings, società californiana che si occupa di tecnologia applicata alla finanza, starebbe valutando la possibilità di acquistare il social network Pinterest a un prezzo di 70 dollari per azione.

Prezzo che valuterebbe la società circa 39 miliardi di euro, collocandosi immediatamente al primo posto fra le acquisizioni più care della storia dell’industria tecnologica. La cifra sarebbe superiore a quella pagata da Microsoft, pochi anni fa, per acquistare LinkedIn (26 miliardi di dollari), o quella sborsata da Facebook per Instagram ( 1 miliardo) e WhatsaApp (19).

Per ora, i rumors hanno avuto effetti sulle quotazioni delle due azioni: il titolo di Pinterest è improvvisamente balzato a +13% a Wall Street, per poi essere fermato una volta sceso a +9,4% per eccesso di volatilità. Paypal, al termine delle contrattazioni, ha invece segnato un calo del 4%.

Pinterest: la storia

Pinterest è un social network basato sulla condivisione di fotografie, video e immagini, che permette agli utenti di creare bacheche in cui catalogare le immagini presenti nelle pagine web in base a temi predefiniti oppure da loro scelti. Il nome deriva dall’unione delle parole inglesi pin (spillo, puntina) e interest (interesse).

Creato da Evan Sharp, Ben Silbermann e Paul Sciarra nel 2010, il numero di utenti è passato da 1,2 milioni ad agosto 2011 ad oltre 4 milioni a novembre 2011, fino ai 454 milioni attuali, secondo Statistica. Attualmente è tra i 100 siti web più visitati al mondo.
Nei primi anni di vita ha avuto un boom di utenti fu così rilevante da far pensare a Pinterest come il vero competitor di Facebook. Invece l’entusiasmo si sgonfiò rapidamente, ma non tanto da spazzarlo via dal mercato.