Società

Patto Renzi-Berlusconi tiene: bocciato conflitto interessi

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ROMA (WSI) – Tiene anche sul conflitto di interessi il patto tra Silvio Berlusconi e Matteo Renzi sulla legge elettorale: ieri sera, poco prima di mezzanotte, il Partito democratico ha votato insieme a Forza Italia contro un emendamento che inseriva nella legge elettorale proprio la norma su una delle battaglie madri della sinistra in Italia negli ultimi venti anni.

La proposta di modifica presentata dal deputato di Popolari per l’Italia Gregorio Gitti è stata bocciata con 319 no, 157 sì e 5 astenuti. Contro il fuoco di fila dell’opposizione, Movimento 5 Stelle in testa, è toccato a Davide Zoggia difendere in Aula la posizione dei democratici: “Siamo al punto d’arrivo e credo non sia giusto inserire all’interno della legge elettorale delle proposte che sono corrette e giuste ma che non fanno parte di questa discussione. Ogni cosa al suo posto”.

Zoggia ha ricordato che “ci sono due proposte di legge che giacciono, una in particolare al Senato, a prima firma del senatore Mucchetti, che affronta il tema complessivo del conflitto d’interessi. Quindi, affronteremo questo tema, non lo vogliamo lasciare da parte, però non vogliamo neanche la legge elettorale venga rallentata da quello che può essere un tentativo di bloccare la riforma. Quindi, per questi motivi ritengo che l’emendamento vada respinto e con l’impegno, diciamo, da parte del nostro partito di affrontare, nelle sedi dovute, questo importante tema che è stato posto in discussione”.

Subito dopo la bocciatura dell’emendamento Gitti i grillini si sono scatenati sui social network postando la foto del tabellone luminoso con l’esito della votazione: “Scandaloso – ha scritto Massimo De Rosa su twitter – il Pd vota contro l’eliminazione del conflitto di interessi! W Renzusconi”. E Alessio Villarosa si inventa l’hashtag “Incoerenzi”. Protesta oggi anche la Lega:”Il nuovo Pd targato Matteo Renzi – afferma Matteo Bragantini – predica bene ma razzola male. Nella legge elettorale oltre ad essersi mostrato contrario alle preferenze, impedendo di fatto che gli elettori possano scegliere i loro rappresentanti, ha anche bocciato la norma sul conflitto d`interessi. Purtroppo per Renzi il tempo della retorica è finito, e nei fatti non si sta dimostrando altrettanto abile quanto a parole”.
(TMNews)