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Pareggio di bilancio? Rinvio al 2017

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ROMA (WSI) – L’inflazione rimarrà intorno allo zero anche nei prossimi mesi e per il Pil si attende un’ulteriore flessione nel terzo trimestre. Sono le previsioni dell’Istat per i prossimi mesi. “Continua la fase di debolezza ciclica dell’economia italiana – si legge nella nota mensile dell’Istituto di statistica -, che si accompagna al rallentamento dell’area euro”. Tuttavia, il deprezzamento della moneta unica dovrebbe portare “a una ripresa delle esportazioni”.

“Il deterioramento dei ritmi produttivi – spiegano all’Istat – riflette la carenza di domanda interna, che colpisce soprattutto gli investimenti”. Gli esperti dell’istituto fanno poi notare come, negli ultimi due mesi, la fiducia delle imprese italiane sia “arretrata sui valori di inizio anno, con perdite più marcate nei settori dei servizi”.

Significativa la previsione ancora negativa sulla crescita, che segna una revisione al ribasso delle precedenti stime. Nella nota precedenti infatti l’Istat vedeva nel terzo trimestre dell’anno una sostanziale stagnazione, indicando una variazione pari a zero, con un’intervallo compreso tra +0,2% e -0,2%. Tutto questo dopo che il Prodotto interno lordo del secondo trimestre ha chiuso con un calo dello 0,2%, decretando così una situazione di recessione tecnica.

Padoan: pareggio di bilancio nel 2017 – “A partire dal 2016 si riprenderà l’aggiustamento strutturale dello 0,5% che porterà nel 2017 al pareggio di bilancio”. Lo ha annunciato il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan al termine del Cdm che ha dato via libera al Def mentre Graziano Delrio, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, ha assicurato che non ci saranno manovre aggiuntive nel 2014.

“Rispettato vincolo 3% deficit/Pil” – “Con il rapporto deficit/Pil al 3% è pienamente rispettato il fondamentale vincolo dell’Europa”. Così Padoan sottolineando inoltre che “il governo sta attuando e intensificando il piano di riforme” chieste nelle raccomandazioni Ue. L’Italia “sta rispondendo in modo sufficiente a queste richieste”.

Ogni anno vengono sottratti al fisco 91 miliardi di euro, ha spiegato il ministro dell’Economia illustrando in Cdm la relazione sull’evasione fiscale come si legge nella nota di Palazzo Chigi. Il “Tax gap” su Iva, Irap, imposte dirette, Ires e Irpef sulle imprese e sul lavoro autonomo è calcolato dall’Agenzia delle Entrate.

Confermati 80 euro in busta paga – La legge di stabilità sarà comunque orientata alla crescita, con la conferma degli 80 euro e “un rafforzamento del taglio del cuneo per le imprese” secondo modalità che sono ancora in via di definizione. Ci saranno invece con certezza le risorse per avviare il superamento del patto di stabilità interno per gli enti locali. E anche “risorse sufficienti per avviare in maniera efficace la riforma del mercato del lavoro”.

Le coperture per i nuovi ammortizzatori, ha spiegato il ministro, arriveranno “da un insieme di voci, dalla spending review, e da misure dal lato delle entrate, che non significa maggiori imposte ma efficienza delle entrate, tax expenditur per intenderci e dall’utilizzazione dei margini di bilancio”. La revisione della spesa in particolare, ha sottolineato Padoan, “sarà approfondita e servirà ad accrescere la copertura permanente dei tagli di imposte e renderà ulteriormente credibile l’operazione”. Anche il debito è visto in salita, al 131,7 quest’anno e al 133,6 l’anno prossimo, anche per effetto di un piano di privatizzazioni che va a rilento. Quest’anno “faremo meno di quanto previsto (cioè lo 0,7% del Pil) – ha ammesso Padoan – ma recupereremo l’anno prossimo”.